Addio all’architetto Zedda, progettò gli stabili del porto industriale e il centro giovani di Sa Rodia

Lunedì, 9 gennaio 2023

Lutto nel mondo dell’architettura sarda: è morto all’età di 89 anni, Nanni Zedda decano degli architetti sardi. Fu lui a progettare negli anni settanta gli stabili del porto industriale di Oristano-Santa Giusta e il centro giovani di Sa Rodia, a Oristano, che inizialmente doveva essere la casa dello studente.

Classe 1933, Giovanni Zedda, noto a tutti come Nanni, scompare a 89 anni lasciando vuoto e dolore tra familiari e amici, ma anche «un’enorme eredità culturale di cui tutta l’Isola deve andare orgogliosa – tiene a sottolineare Michele Casciu, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Cagliari e provincia -. Se l’esempio e la dedizione avessero un volto sarebbe sicuramente quello di Nanni.In questi anni ho avuto modo di interpellarlo e di ascoltare i suoi consigli. Una presenza attiva e competente, ma che non ha disdegnato di mettersi in gioco come “studente” quando abbiamo organizzato il corso sui Piani del Colore. Un’umiltà che non offuscava certo la sua risolutezza quando c’era bisogno. Possiamo essere fieri di averlo conosciuto e mancherà a tutti noi». 

I funerali si terranno dopodomani, mercoledì 11 gennaio alle 15.30 nella Parrocchia di San Sebastiano a Cagliari.

L’ultimo riconoscimento, nel settembre 2020, era stato proprio il premio alla Carriera per i suoi 50 anni di iscrizione al suo amato Ordine, di cui è stato anche presidente per due mandati tra gli anni Novanta e i Duemila nonché presidente del Consiglio di Disciplina: «Le sue doti umane e professionali hanno contribuito alla valorizzazione della figura dell’architetto nella nostra società in ambito nazionale e internazionale» gli fa eco Teresa De Montis, attuale Presidente della Federazione degli Ordini APPC della Sardegna, allora alla guida dell’Ordine cagliaritano: «A lui va tutta la mia gratitudine per aver messo a disposizione mia e dell’Ordine, con enorme generosità e grande professionalità, tutta la competenza di un professionista di altissimo livello». 

La folgorazione per la professione di architetto, per Zedda arriva quando, tra il ’46 e il ’48, visita una mostra allestita a Cagliari, dedicata agli edifici del grande Frank Lloyd Wright. Quegli esempi di architettura organica gli instillano la passione e il desiderio che lo porteranno a laurearsi all’Università La Sapienza di Roma. In quel periodo trascorso tra la Capitale e Cagliari entra a far parte del “Gruppo di Iniziativa”, movimento artistico e di avanguardia nato dalle macerie di “Studio ’58”, che promuoveva l’impegno democratico e autonomistico della cultura in Sardegna. Qui conosce e stringe una profonda amicizia con Primo Pantoli e Gaetano Brundu con i quali opera in maniera determinante per la nascita della pittura contemporanea nell’Isola. Tra le frequentazioni di Zedda si annovera anche quella con Peppino Fiori che nel 1970 è testimone delle sue nozze con la compagna di tutta la vita Giovanna Ravasio. «Oltre a lei, oggi lascia i figli Maria Paola e Roberto con la moglie Rossella e la piccola Beatrice a cui va il cordoglio di tutti i colleghi» conclude Casciu.

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