“De Insula, dall’Ottocento al contemporaneo”: ecco il catalogo della mostra

Presentazione ufficiale al Museo Diocesano il 30 dicembre

Il pannello con la riproduzione della locandina

Giovedì, 22 dicembre 2022

Dopo la mostra, è pronto il catalogo di “De Insula, dall’Ottocento al contemporaneo”: sarà presentato venerdì 30 dicembre alle 17 nella sala “San Pio X” del Museo Diocesano Arborense.

Parteciperanno l’arcivescovo di Oristano Roberto Carboni, il sindaco Massimiliano Sanna, l’assessore alla Cultura Luca Faedda, il presidente della Fondazione Oristano Francesco Deriu con il direttore Francesco Obino, la direttrice del Museo Diocesano (e curatrice del catalogo e della mostra) Silvia Oppo, e Antonello Carboni, curatore della mostra e del catalogo, autore della ricerca sulla Scuola d’Arte applicata di Oristano diretta da Francesco Ciusa nel 1925. La serata sarà introdotta e coordinata da Maurizio Casu, presidente dell’Istar.

L’esposizione inaugurata il 13 febbraio è nata come iniziativa unica e corale, promossa dall’Arcidiocesi di Oristano e dal Comune, insieme al Museo Diocesano Arborense e alla Fondazione Oristano.

Importante evento culturale per il territorio isolano, la mostra allestita nel Museo Diocesano e nella Pinacoteca comunale “Carlo Contini”, ha riscosso un importante successo di pubblico, raggiungendo circa 3.000 visitatori. Circa trecento opere tra tele, ceramiche, installazioni e sculture – raccolte in Sardegna esclusivamente dai collezionisti privati – nella loro narrazione di circa 160 anni manifestano i cambiamenti di epoca sia da un punto di vista stilistico sia da un punto di vista antropologico, sociale e culturale.

De Insula è stata accompagnata da un ciclo di incontri formativi e di approfondimento tematico, organizzato dai curatori e tenuto da importanti studiosi nel chiostro della pinacoteca e nel giardino del Museo Diocesano.

Il volume raccogliere un’ampia selezione di opere e presenta inediti saggi aventi per tema il sacro, la ritrattistica del Marghinotti, la Scuola d’Arte applicata di Oristano, Giuseppe Biasi in difesa degli artisti sardi, le Neoavanguardie in Sardegna ed infine Costantino Nivola.

Uno dei dipinti della mostra



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