Rivolta nell’Udc contro un possibile ingresso della nuova arrivata Murru in giunta comunale

Prese di posizione del consigliere Angioi e del primo dei non eletti Piu

Domenica, 6 novembre 2022

Il consigliere dell’Udc Paolo Angioi sbarra la strada a un possibile ingresso nella giunta comunale di Oristano della consigliera Carmen Murru, approdata al suo gruppo dopo l’uscita da quello dei Riformatori, partito col quale era stata eletta in consiglio comunale. In questi giorni da più parti si è avanzata l’ipotesi che Murru possa entrare nell’esecutivo a ricoprire l’incarico di assessore ai servizi sociali, incarico che già aveva ricoperto nella giunta del sindaco Andrea Lutzu e ora rimasto libero in seguito alle dimissioni dell’uscente Giovanna Bonaglini.

Soluzione che il consigliere Paolo Angioi, presidente della terza e quinta commissione consiliare, non condivide affatto e che sta creando malumori all’interno del movimento politico.

“Le dimissioni dell’Ass. Bonaglini, che ringrazio per l’impegno ed il lavoro svolto”, scrive in una nota il consigliere dell’Udc Paolo Angioi,“sono in tutta evidenza conseguenza anche dei cambiamenti nella composizione dei gruppi consiliari del Comune di Oristano. Gruppi politici sorti dall’esito vincente della passata tornata amministrativa, dove la nostra coalizione aveva brillantemente vinto al primo turno, scongiurando divisioni politiche e ballottaggi incerti”. “Composizione”, prosegue il consigliere Angioi, “data quindi dai risultati dei vari movimenti e partiti politici che in accordo fra loro e secondo democrazia hanno così eletto i propri rappresentanti in consiglio e deciso proporzionalmente la formazione della giunta”.

“Una vittoria che ha avuto la sua chiave di volta proprio con l’UdC e grazie alla lungimiranza politica del compianto leader On. Giorgio Oppi, che come nelle avanguardie ha creduto, vincendo, ad una grande coalizione con i risultati delle liste che tutti conosciamo. Risultato”, prosegue il consigliere dell’Udc paolo Angioi, “che mi ha permesso di entrare in maggioranza in Consiglio Comunale come candidato indipendente nelle file dell’UdC”.

“Coerente quindi con il progetto politico originale e con la responsabilità di rappresentare sia i cittadini che hanno votato la nostra coalizione ma anche chi in prima persona si è candidato con l’UdC contribuendo a questa vittoria, ritengo inopportuno il cambiamento, repentino, della composizione dei gruppi consiliari ed a prescindere credo che l’incarico in giunta che il partito deve esprimere vada assegnato a chi si è candidato con la lista UdC come era da accordi”.

“Fiducioso delle regole democratiche”, conclude il consigliere comunale dell’Udc Paolo Angioi, “mi rimetto ora, per coerenza, al partito in cui sono stato eletto seppure da indipendente, ma con l’attenzione continua e necessaria affinché si possa portare avanti il progetto ed il programma che i cittadini hanno votato”.

Sulla vicenda interviene anche Pietro Piu, candidato nelle liste dell’Udc, terzo dei non eletti.

“Senza voler nulla togliere alla persona e alla sua validità dal punto di vista amministrativo, la possibile nomina ad assessore comunale della consigliera Carmen Murru in sostituzione di Giovanna Bonaglini, lascerebbe sicuramente molto amaro in bocca ai consiglieri non eletti della lista Udc che si sono candidati alle ultime elezioni comunali di Oristano”, scrive Pietro Piu in una nota.

“Gli accordi pre elettorali, prevedevano infatti che i ruoli di governo fossero ricoperti (nel caso i consiglieri eletti non fossero disponibili), dai primi dei non eletti a scalare. Così è stato per Tonio Franceschi e Giovanna Bonaglini. La stessa modalità ci aspettiamo per la sostituzione dell’ assessora dimissionaria”.

“In questo caso, scorrendo la lista sono proprio due donne ad aver riportato nell’ ordine il maggior numero di voti, Marcella Setzu e Claudia Pischedda. Altre soluzioni non sarebbero comprese”.

“Appare evidente”, prosegue Pietro Piu, “che il ruolo non può essere ricoperto nell’ assessorato già normalmente in capo all’Udc da persone diverse, ma semmai deve essere trattato qualcosa di politicamente aggiuntivo rispetto alla nuova consistenza del gruppo consiliare passato nel frattempo da due a cinque componenti”.

“Siamo sicuri”, conclude Pietro Piu, “che il partito vorrà tener conto di questo e in caso contrario, saremo conseguenti a decisioni che appaiono del tutto irrispettose delle persone che si sono candidate e hanno messo la propria faccia davanti agli elettori”.

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