Gli studenti a teatro per aprire la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – FOTO

Il primo dei tanti appuntamenti in programma fino a domenica

Venerdì, 25 novembre 2022

Un incontro con gli studenti e la presentazione delle azioni promosse dal Comune di Oristano hanno aperto stamattina al teatro Garau le iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne, accompagnate dal simbolo prescelto per la manifestazione: una rosa arancione, che rappresenta una violenza ancora diffusa, ma che si auspica venga sconfitta in un futuro prossimo.

“Nel 2017 il Comune di Oristano fu artefice di una campagna nazionale contro la violenza di genere e il femminicidio, individuando, come simbolo, le scarpette rosse in ceramica” ha ricordato il sindaco Massimiliano Sanna aprendo i lavori. “Quella campagna fu condivisa dall’Associazione italiana Città della Ceramica e da numerose città associate. Quest’anno abbiamo integrato il messaggio di quella campagna con il nuovo motto, Neanche con un dito. Con il coinvolgimento degli artigiani abbiamo realizzato targhe da donare alle scuole, con il numero verde anti violenza 1522 e con l’immagine di Eleonora d’Arborea che – con il dito indice della mano destra rivolto verso l’alto – indica la speranza”.

L’intervento del sindaco Massimiliano Sanna

“Oristano ha una sensibilità particolare sul tema della violenza”, ha proseguito il sindaco Sanna. “Lo ha per la sua storia e lo ha per l’impegno che testimonia ancora oggi. Oristano, infatti, è la città di Eleonora d’Arborea a cui si deve la Carta de Logu, uno dei più antichi codici di leggi, rimasto in vigore fino all’800, che conteneva anche norme contro la violenza alle donne. Risale a 6 secoli fa questo grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale che oggi manifesta l’attualità del pensiero della nostra giudicessa. Oggi, il nostro obbiettivo è creare un’unione di intenti fra istituzioni e strutture, Comune, Prefettura, Forze dell’ordine e scuole secondarie superiori della città. Tutti dobbiamo essere sentinelle e portatori del messaggio di legalità e di rispetto. Ritrovarci insieme significa siglare un ideale patto civico, fondato sull’opera di educazione al rispetto e alla libertà di ciascuna persona”.

“Non dimentichiamo”, ha concluso il sindaco, “che ogni 3 giorni nel nostro Paese una donna viene uccisa da un uomo violento. Ma esistono volontari, istituzioni, associazioni e strutture che accolgono e sostengono le vittime. Tutti, ma voi giovani in particolare, possiamo essere a pieno titolo messaggeri di solidarietà, responsabili di un triplice impegno: conoscere per capire, capire per aiutare, affermare ad alta voce la cultura del rispetto e della dignità”.

Dopo la proiezione di un video sulla violenza (regia di Giovanni Giovannini, con Barbara Urgu) e la performance di ballo di Asiyah accompagnata alle percussioni di Javier Ghiani, ha preso la parola l’assessore comunale alle Attività produttive, Rossana Fozzi.

“Il contributo video e la performance di danza sono nati all’insegna del binomio fra creatività e solidarietà che abbiamo proposto per richiamare la vicenda di Mahsa Amini, che ha scosso e scuote la coscienza universale, senza distinzione di credo politico o religioso, cultura ed etnia”, ha spiegato l’assessore. “Vicende come quella di Mahsa e la virulenta reazione delle autorità iraniane, ciò che è accaduto alla giovane pakistana Saman Abbas, ci fanno comprendere quanto siano nefasti i pregiudizi e l’intolleranza, i formalismi e il sessismo. Di tutto ciò le donne sono le prime vittime. Ma la reazione delle giovani generazioni è una fiamma tenace ed ardente che non sarà facile spegnere”.

“Il tema della violenza investe a 360° la cultura della convivenza globale”, ha proseguito l’assessore Fozzi. “A ciò si unisce la sensibilità dell’arte. Mi riferisco al messaggio generato dalle nostre e dai nostri ceramisti che hanno sposato l’idea di veicolare un’iniziativa, condivisa dalla Fidapa di Oristano, di sicuro impatto sociale e culturale, realizzando le targhe in ceramica, con il numero di telefono gratuito 1522, riservato alle richieste di soccorso contro violenza e lo stalking. Le targhe saranno esposte nelle scuole, nelle farmacie e nelle parafarmacie della città. Ancora una volta perciò Oristano, patria di Eleonora d’Arborea, legislatrice esemplare contro la violenza sulle donne, è in prima linea. Poter collegare due donne, Eleonora e Mahsa Amini, due codici – la Carta de Logu e la Convenzione sui diritti politici della donna approvata dall’ONU 70 anni fa – ci incoraggia a contrastare un fenomeno endemico, una violazione dei diritti umani tra le più diffuse al mondo”.

Sul palco, con la presentazione di Santina Raschiotti, Roberta Dessì (che ha portato i saluti del prefetto Fabrizio Stelo), Pupa Tarantini della Fidapa e la responsabile del Centro antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano, Francesca Marras.

Il pubblico composto da studenti e istituzioni della città
Tra il pubblico anche le forze dell’ordine
L’intervento di Pupa Tarantina
L’assessore Rossana Fozzi e Pupa Tarantini
L’intervento della responsabile del Centro antiviolenza Donna Eleonora di Oristano Francesca Marras, che dialoga con la presentatrice Santina Raschiotti
la visione del video contro le discriminazioni di genere
Un frame dal video sulle differenze di genere curato dal Centro antiviolenza
Le scarpette rosse simbolo della lotta

Per la quinta edizione dell’evento “Oristano città della ceramica dice no alla violenza – Neanche con un dito” l’Assessorato alle attività produttive d’intesa con gli Assessorati alla cultura, pubblica istruzione, politiche sociali e sport ha predisposto un ricco programma di iniziative in sinergia con Centro Antiviolenza Donna Eleonora e Associazione Prospettiva Donna, A.I.C.C, FIDAPA, Pro Loco, Fondazione Oristano, ceramisti e ceramiste locali, Rotary Club, Consulta giovani e Associazioni sportive del territorio.

Sabato 26 novembre in piazza Eleonora, dalle 9:30, coinvolgimento degli studenti e delle studentesse degli istituti cittadini per un momento di raccoglimento e di riflessione e di solidarietà alla popolazione femminile dell’Iran, dopo la morte di Masha Amini, la ragazza di 22 anni uccisa dopo l’arresto per non aver indossato correttamente il hijab, il velo imposto dal regime a tutte le donne. Al termine della manifestazione ragazzi e ragazze saranno invitati a lanciare in cielo un foulard.

Durante la mattinata è in programma una performance di ballo curata da Asiyah, accompagnata dalle percussioni di Javier Ghiani, a cui seguirà l’esibizione del rapper Ako.

Al teatro Garau dalle 18 una performance teatrale dedicata ad Eleonora d’Arborea e alla Carta de Logu a cura dell’associazione culturale Kainothomia delle Ombre. Le offerte raccolte durante la serata saranno devolute a favore del Centro antiviolenza “Donna Eleonora”.

Domenica 27 novembre tutti nelle strade per la Camminata e la Corsa rosa, lungo le vie del centro storico. Le iscrizioni si ricevono nella sede della Pro loco. Sono convolti CONI, Rotary Club, Consulta Giovani e Pro loco. Il contributo richiesto per l’iscrizione sarà devoluto anche in questo caso al Centro antiviolenza “Donna Eleonora”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome