Sportello Europa e risorse del Pnrr: la minoranza chiede notizie a sindaco e Giunta

In palio cifre importanti per le quali serve personale altamente qualificato

Da sinistra i consiglieri Francesca Marchi, Efisio Sanna, Maria Obinu, Francesco Federico, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Massimiliano Daga e Giuseppe Obinu

Mercoledì, 26 ottobre 2022

Quali sono i programmi dell’Amministrazione comunale di Oristano in merito alla creazione dell’Ufficio Europa? Lo vorrebbero sapere i consiglieri di minoranza, che in un’interpellanza chiedono al sindaco e alla Giunta di riferire sulla sua istituzione, e sulla riorganizzazione e rafforzamento dell’ufficio Programmazione, oltre a dar conto dell’assetto organizzativo in relazione alla gestione dei finanziamenti a valere sul Pnrr e l’ammontare delle risorse a valere sul nuovo ciclo di programmazione 2021-27.

Nel documento, i consiglieri Carla Della Volpe, Efisio Sanna, Umberto Marcoli, Francesca Marchi, Maria Obinu, Giuseppe Obinu, Massimiliano Daga e Francesco Federico sottolineano la “necessità di procedere verso una nuova idea di pubblica amministrazione, dando nuove energie alla struttura comunale per saper cogliere le sfide e gestire i grandi progetti di rilancio della città e del territorio”.

“In quest’ottica”, si legge nel documento, “un’attenzione particolare va dedicata alla istituzione di uno Sportello Europa, con personale altamente qualificato, capace, in sinergia con le altre istituzioni, con partner locali, nazionali e internazionali , di co-progettare su tutti quei settori di interesse strategico per la nostra comunità e per il territorio, anche attraverso un rapporto più diretto e proficuo con la stessa Unione Europea”.

Quanto alla riorganizzazione dell’Ufficio programmazione, i consiglieri ricordano che era stata prevista già nel DUP 2022-24, dotazione di personale e dotazione finanziaria.

La minoranza è concorde nel ritenere il Pnrr una “opportunità data non solo dalle risorse economiche, ma da un ventaglio di soluzioni e opzioni in grado di incidere su organizzazione e gestione della Pubblica amministrazione”.

“Il nuovo ciclo di programmazione europea 2021-2027, mette a disposizione per i prossimi 7 anni circa 369 miliardi di euro per la politica di coesione e la ripartizione delle risorse avrà come parametro la classificazione delle 240 regioni designate dell’UE quali meno sviluppate”, precisano i consiglieri nell’interpellanza, ricordando che la Sardegna è classificata tra le regioni meno sviluppate e il piano regionale sardo ha una dotazione finanziaria complessiva di oltre 1,5 miliardi di euro, costituita da una quota di cofinanziamento UE pari al 70% e da una quota a carico del governo nazionale e regionale per il restante 30%”.

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