Mercoledì, 21 settembre 2022
La Lilt di Oristano parte col primo corso di disassuefazione dal fumo su piattaforma online. Smettere di fumare, a qualsiasi età, è la più importante decisione per proteggere la propria salute e prevenire le patologie da fumo correlate. Il tabagismo – si legge in una nota diffusa dalla Lilt di Oritano – non è più considerato un “semplice vizio”, ma una complessa malattia con dipendenza patologica sia dalla nicotina che da altri aspetti sociali e psico-comportamentali. Ogni anno sono oltre 8 milioni le persone che nel mondo muoiono a causa di patologie correlate al consumo di tabacco, e in Italia questa cattiva abitudine rappresenta tutt’oggi la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile. Il tabagismo è responsabile del 30% di tutti i tipi di cancro.
La Lilt promuove un percorso di disassuefazione dal fumo tenuto da psicologhe formate ed esperte, per aiutare il fumatore ad accrescere la consapevolezza del proprio atteggiamento nei confronti del fumo, approfondire le motivazioni che lo fanno fumare e individuare comportamenti alternativi e adeguati per rinviare il momento del fumo, fino a eliminarlo.
Il percorso è rivolto a tutta la popolazione che ricade nel territorio di competenza delle Lilt di Oristano, Cagliari e Nuoro. Sarà possibile accedere contattando il referente di zona entro martedì 4 ottobre, inviando un messaggio con scritto “Gruppo disassuefazione fumo”, seguito dal proprio nome e cognome. In seguito, gli interessati saranno ricontattati per fissare un primo colloquio individuale, nel quale verrà valutata la motivazione e se il percorso di gruppo sarà il più indicato per aiutarli a smettere.
Il riferimento telefonico del referente per la zona di Oristano è 340 610 9281.
Il percorso inizierà il 13 ottobre, dalle 18 alle 20. Seguiranno nove incontri bisettimanali e due di follow-up.
Il percorso si colloca all’interno del progetto “Imparare a prendersi cura di sé nei percorsi di remissione di malattia, riabilitazione e reinserimento professionale in donne colpite da neoplasia mammaria”, finanziato dalla Regione Sardegna.
