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lunedì, Febbraio 10, 2025

Indumenti fuori dai contenitori: sanzioni per l’abbandono indiscriminato

L'assessora comunale all'Ambiente ricorda le regole per il corretto conferimento

Abiti abbandonati fuori dai cassonetti in via Carpaccio a Oristano

Martedì, 27 settembre 2022

Il conferimento degli indumenti usati è consentito solo all’interno degli appositi contenitori posizionati in numerosi punti della città e delle frazioni. Lo ricorda l’assessora all’Ambiente del Comune di Oristano Maria Bonaria Zedda ricordando che nell’intero territorio comunale sono stati intensificati i controlli sul rispetto delle norme in materia di igiene e urbana e ambiente a cura della Polizia locale e che negli ultimi mesi sono state numerose le sanzioni a carico dei trasgressori.

L’abbandono e l’introduzione nei cassonetti di rifiuti non conformi comporta una sanzione amministrativa da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

L’assessora evidenzia che all’interno contenitori si possono conferire: abiti usati, scarpe, coperte e lenzuola, borse e capelli, pellicce e cappotti, indumenti in pelle, divise sportive e costumi da bagno, cinture e portafogli, tute da sci e divise sportive. Non si possono conferire invece: tessuti sporchi e unti, materiali non tessili, cuscini e parti di divani, imbottiture isolanti, materassi e reti, ritagli di stoffa, indumenti ed accessori strappati o spaiati.

I tessuti vanno conferiti in sacchi semitrasparenti chiusi.

“Capita troppo spesso che gli indumenti vengano lasciati a ridosso dei contenitori, fuori dai cassonetti, a volte nemmeno dentro i sacchetti, contravvenendo alle poche e semplici regole che ne disciplinano la raccolta”, spiega l’assessora Zedda. “La raccolta degli abiti e degli accessori dismessi è un’attività utile a completare il ciclo della raccolta differenziata, un servizio prezioso per i cittadini, ma per ottenere un buon risultato è evidente che occorre conferire nei modi corretti. Il rischio è di ottenere un risultato opposto: abbandonare gli indumenti indiscriminatamente peggiora il decoro e determina un senso di sporcizia che tutti siamo impegnati a combattere”.

“Oggi, tutte le tipologie di rifiuti sono coperte dal servizio di igiene urbana comunale – aggiunge Maria Bonaria Zedda. “Oltre alla raccolta differenziata domiciliare dell’umido, del secco, della carta e del cartone, della plastica e delle lattine, del vetro e del secco, è in funzione anche quella per gli falci e le potature, i rifiuti ingombranti (gratuita, a domicilio, su prenotazione) e per i pericolosi (farmaci scaduti, pile esauste da conferire negli appositi contenitori nei pressi di tabacchini, market, farmacie, ferramenta e ambulatori). In ogni caso è sufficiente contattare il numero verde 800 632 270 per ottenere qualsiasi chiarimento e trovare risposta ad ogni domanda, ma anche consultare il sito internet www.iomirifiutoristano.it e la app junker”.

Maria Bonaria Zedda

3 Commenti

  1. purtroppo vedo spesso qualcuno che infila la mano ed estrae abbigliamento a più non posso alla cieca. Se è di suo gradimento la prova e se la porta via. se non lo è o non è un capo adatto a lui, lo abbandona a terra incurante.
    bisognerebbe posizionare delle telecamere funzionanti dove sono collocati i raccoglirori, per evitare questi scempi, o evitare che qualcun altro ne approfitti per sottrarre i capi e lucrare rivedendo il materiale conferito….

  2. Ed eccola di nuovo, la mia assessora preferita, sempre pronta a parlare parlare parlare…decoro urbano…rispetto delle regole…modalità di differenziazione…uno sguardo da aquile che guarda il granello negli abiti usati (giustissimo) ma non vede o non vuole vedere la trave giornaliera delle famiglie rom che vivono nell’ex mattatoio e che continuano ad accumulare rifiuti di ogni genere sul marciapiede in barba ad orari, regole e giorni di ritiro. Coraggio assessora sia inflessibile anche in questo caso… Attendiamo

    • A loro è concesso, in barba a tutte le regole e leggi, poco importa se chi deve andare in ospedale non può passare sul marciapiede perché invaso di rifiuti, e il fatto più curioso è che questa indecenza la paghiamo noi cittadini che dobbiamo fare i bravi o ci mettono la multa…

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