Arriva la pioggia, Giobbe Covatta si rifugia al teatro Garau e raddoppia

Lo spettacolo è proposto dal Festival delle Peschiere

Giobbe Covatta, ospite del Festival delle Peschiere

Giovedì, 29 settembre 2022

Dopo la giornata inaugurale a Mistras, il Festival delle Peschiere oggi si sposta a Oristano, trasferendo tutti gli appuntamenti previsti al teatro Garau a causa delle previste condizioni meteorologiche avverse.

Il primo impegno, alle 18, è la tavola rotonda “Agenda 2030, la soluzione sostenibile”: inizialmente prevista negli spazi dell’Hospitalis Sancti Antoni, sarà introdotta dal presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori dopo i saluti del sindaco di Oristano Massimiliano Sanna. A moderare l’incontro sarà Marisa Parmigiani (responsabile sostenibilità Gruppo Unipol). Interverranno Enrico Giovannini (ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili), Antonello Cabras (ex presidente della Fondazione di Sardegna), Carla Della Volpe (presidente di Coopfin), Gavino Mariotti (rettore dell’Università Sassari), Daniela Ducato (presidente Fondazione Territorio Italia), Gianluca Cocco (responsabile RAS Strategia regionale Sviluppo sostenibile) e Ester Cois (sociologa dell’Ambiente e del Territorio, Università di Cagliari). A Pierluigi Stefanini (presidente ASviS) sono affidate le conclusioni finali.

Nello stand “Green Library – 170 Libri per la Sostenibilità. Biblioteche di pubblica lettura per l’Agenda 2030” (a cura di Legacoop Culturmedia e delle Cooperative associate, presente anche nelle restanti giornate) dalle 19 gli ospiti potranno sfogliare i libri e scoprire in quale biblioteca regionale possano essere prenotati.

Inizialmente annunciato per le 21 in piazza Duomo, Giobbe Covatta si fa in due per venire incontro alle tante prenotazioni da parte del pubblico oristanese: il popolare attore sarà in scena al teatro Garau alle 19.45 e poi di nuovo alle 21.45 con il suo spettacolo “6° (sei gradi)”. Ogni spettatore già prenotato riceverà via mail l’indicazione su quale delle due recite potrà seguire.

Dopo aver calcato i palcoscenici con gli spettacoli “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), Covatta propone ancora un numero come titolo del suo lavoro: in questo caso il numero 6 racchiude in sé un forte significato simbolico, richiamando l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. L’attore si muove abilmente nel futuro prossimo, in momenti nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi.

I personaggi che vivranno in quelle epoche saranno i nostri discendenti e avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale, ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Uno spettacolo in cui comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica sui grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento ma anche di profonda riflessione, per comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi per evitare conseguenze catastrofiche per la Terra.

Il Festival delle Peschiere è organizzato da Legacoop Sardegna e Dromos Festival in collaborazione con CRU Sardegna Unipol e Regione Sardegna – Strategia regionale Sviluppo sostenibile, con il patrocinio dell’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile).

Sviluppo sostenibile

È lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030, un piano di azione che ingloba 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (sconfiggere la povertà; sconfiggere la fame; salute e benessere; istruzione di qualità; parità di genere; acqua pulita e servizi igienico-sanitari; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso e crescita economica; imprese, innovazione e infrastrutture; ridurre le disuguaglianze; città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta contro il cambiamento climatico; vita sott’acqua; vita sulla terra; pace, giustizia e istituzioni solide; partnership per gli obiettivi) in un grande programma d’azione per un totale di 169 traguardi.

Il bosco del festival

Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche si misura anche su piccole azioni concrete. Nasce così la collaborazione con l’azienda tessile Mariantonia Urru di Samugheo, che metterà a disposizione una serie di tappetini realizzati con gli sfridi della lavorazione al telaio, in piena economia circolare. I tappetini si potranno acquistare al festival e il ricavato sarà interamente investito nella piantumazione di alberi, attraverso la piattaforma Treedom, dal 2014 certificata come “B Corporation”, tra le imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali. Il progetto coniuga infatti il benessere dell’ambiente con lo sviluppo delle popolazioni locali oltre che contribuire ad abbattere le emissioni di CO2 prodotte dal festival. L’obiettivo è ampliare il bosco del festival, composto attualmente da 70 alberi piantati col progetto Suonoverde.

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