Lavoro, sanità e pace in Ucraina: la Cgil in piazza a Oristano

Manifestazione il 9 giugno. Il segretario provinciale Sanna: "Vicini a un punto di non ritorno"

Valentina Piras e Andrea Sanna

Lunedì, 6 giugno 2022

Pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia: sono i quattro grandi temi della manifestazione provinciale promossa a Oristano dalla Cgil per giovedì 9 giugno, dalle 9.30 in piazza Corrias. L’appuntamento cittadino anticiperà la grande manifestazione nazionale in programma sabato 18 giugno a Roma.

La Cgil chiede in primis lo stop della guerra in Ucraina e l’apertura di un’azione diplomatica che veda l’Europa protagonista. “La guerra ha messo in crisi l’economia mondiale”, ha evidenziato il segretario provinciale della Cgil, Andrea Sanna. “Siamo tutti chiamati a uno sforzo nel segno della diplomazia, perché solo in questo modo si possono risolvere le attuali criticità. Fornire armi all’Ucraina per combattere la Russia non è certo la strada che porta alla pace”.

Senza dimenticare il mondo del lavoro e la precarietà, situazione che interessa in particolare giovani e donne: per loro la Cgil chiede un piano straordinario di assunzioni. “Abbiamo bisogno di lavoro buono“, ha proseguito Sanna, “dobbiamo uscire dalla condizione di precariato. Ai giovani e alle donne vanno offerte opportunità reali. È necessario inoltre rinnovare i contratti collettivi nazionali, anche perché in Italia i salari sono i più bassi d’Europa. Per invertire questa preoccupante tendenza sono indispensabili forti investimenti pubblici, anche con il Pnrr. Se però continueranno a mancare le capacità progettuali, non riusciremo certamente a garantire, entro il 2026, la spesa delle importanti risorse in arrivo. Dall’Europa e dal Governo i soldi arrivano, sono tante le risorse non spese. In questo momento abbiamo la necessità di politiche regionali e territoriali che siano degne di questo nome”.

Tra i grandi temi in agenda ci sono poi la giustizia sociale e la democrazia. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un degrado continuo. Pensiamo al sistema sanitario”, ha ricordato il segretario provinciale della Cgil, “nell’Oristanese la sanità è talmente malmessa che per garantire condizioni minime di assistenza si è dovuto ricorrere ai medici in affitto. Lo Stato deve essere presente”.

“Il nostro territorio perde ogni anno 1.000 abitanti”, ha detto ancora Sanna, “arriveremo presto a una condizione di non ritorno. Se mancano i giovani manca anche una prospettiva di futuro”. E se da una parte bambini e ragazzi sono pochi, dall’altra sono invece tantissimi i pensionati. “Non solo, ci sono anche tanti invalidi”, ha aggiunto il segretario provinciale della Cgil. “È importante per questa ragione che Inps e Inail siano presenti nel territorio. Non dobbiamo abbassare la guardia. Lo Stato non può agire come se fosse un’impresa: deve garantire i servizi ai cittadini”.

Si è invece focalizzata sul settore dell’edilizia Valentina Piras, coordinatrice provinciale della Fillea-Cgil e segretaria di organizzazione della Cgil. “Troppo spesso”, ha denunciato, “si mette da parte la formazione, che in questo settore è centrale, soprattutto per i giovani che si affacciano al mondo dell’edilizia. Gli incidenti mortali sono purtroppo all’ordine del giorno”.

“Chiediamo che vengano applicati i contratti”, ha concluso Piras, “diciamo no ai contratti pirata e ribadiamo la necessità di maggiore sicurezza nei posti di lavoro”.

La Cgil chiede anche sostegni strutturali per i redditi più bassi; l’aumento del netto in busta paga e la diminuzione del carico fiscale per lavoratori e pensionati; l’aumento del valore e della platea della quattordicesima per i pensionati; un contributo di solidarietà straordinario sulle grandi ricchezze; servizi pubblici efficienti a disposizione del cittadino; maggiori finanziamenti per sanità, scuola, università e ricerca pubbliche; una legge sulla non autosufficienza; l’istituzione della pensione di garanzia per precari e lavoratori discontinui e il superamento della legge Fornero.

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