La crisi chiude anche la Gioielleria Olla dopo il Bar Mazzini: addio alle storiche insegne

Chiudono tante attività commerciali che hanno fatto la storia a Oristano

Già rimosse anche le insegne dall’ex gioielleria Olla

Martedì, 8 febbraio 2022

La crisi accentuata anche dalla pandemia non risparmia neppure le insegne commerciali che hanno fatto la storia di Oristano. Ieri ha abbassato la serranda per sempre la storica gioielleria Olla di via Mazzini, una delle strade dello shopping del capoluogo che sta attraversando una crisi senza precedenti dal dopoguerra ad oggi.

Agli oristanesi non è passato inosservato il camion che alcuni giorni fa ha portato via gli ultimi arredi dal negozio.

La gioielleria fu aperta nel 1951 da Zoraide Olla, che la gestì fino alla pensione. Subentrò sua figlia Iole Casti e successivamente i figli di quest’ultima: Alberto Piras, che gestisce anche l’omonima gioielleria di Porta Nuova e che di recente ha creato in via Mazzini il concept store Mazzini, e Danilo Piras, che lavorava soprattutto in via Mazzini e che in via Mazzini intende restare con un laboratorio.

“Purtroppo la crisi non risparmia neppure le gioiellerie”, dice sconsolato Danilo Piras. “Il calo degli affari e il costo dell’affitto non ci consentivano più di tenere aperto lo storico locale. Non c’era alternativa alla chiusura. Tante altre serrande si sono abbassate in una delle zone che hanno fatto la storia del commercio ad Oristano”.

Le serrande del bar Mazzini sono abbassate dal 2020

Dallo scorso anno è sempre giù la serranda del Bar Mazzini, al civico 17. Dopo la gestione dei fratelli Addis, andata avanti sino al 2020, il locale non ha più riaperto. Era stato inaugurato nel lontano 1926 e all’epoca si chiamava bar Cherchi, dal cognome di un commerciante originario di Milis.

Nel gennaio del 1979 la gestione venne rilevata da Luigi Scarafile, che arrivava da Milano. Nel giugno dello stesso anno nacque il Bar Mazzini. “Sono riuscito a tenere aperto ininterrottamente per trenta lunghi anni”, racconta Scarafile, oggi pensionato. “Il nostro locale era conosciuto in tutta la Sardegna grazie all’ottimo caffè. Per Natale abbiamo invitato la colazione a tutti i nostri clienti per i tradizionali auguri di fine anno”.

Luigi Scarafile dietro al banco del Bar Mazzini

Negli anni ’90 il bar Mazzini venne premiato nel concorso nazionale “Le 100 tazzine”, ricorda Luigi Scarafile: “Un importante riconoscimento che selezionava i migliori caffè d’Italia”.

Poi la cessione della gestione ad una società e nel 2008 il bar venne riaperto dai fratelli Addis, che hanno resistito per una dozzina d’anni.

Dal 2020 quella serranda è rimasta giù. “Dispiace vedere anche il mio ex caffè chiuso per colpa della crisi economica”, commenta Luigi Scarafile, “troppi commercianti si sono arresi. Ieri mi ha rattristato vedere chiudere anche la storica gioielleria Olla”.

Anche nella ristorazione le cose non vanno bene: “Si lavora solo nel fine settimana”, spiega Giorgio Usai, del ristorante Kèna. “La sera via Mazzini e il centro storico sono desolatamente vuoti, la crisi si vede”.

7 Commenti

  1. Si sono solamente spostati,la gioielleria di fronte,e il bar più avanti.
    Credo che il bar abbia chiuso anche lì.
    In ogni caso non mi toglierà il sonno.

  2. Cittadino anche le tradizioni vanno portate avanti , come è giusto che sia . Le chiusure sono dovute a tanti motivi e non solo dovuto alla pandemia . Finita l’era di regalare gioielli di grande valore e tanto altro . Se il Comune deve pensare anche a queste cose , che sono molto spiacevoli siamo proprio messi male . Ogni tanto e meglio riflettere anziché sparare parole che non hanno né capo e ne coda

  3. Nel constatare che la notizia ha suscitato molte reazioni sui social, mi sembra opportuno precisare che la chiusura del punto vendita in via Mazzini, 20 era già in programma da molto tempo poiché il locale non rispondeva più alle nostre esigenze. Nel 2021, abbiamo avuto l’opportunità di acquistare i locali del ex cinema Arborea, esattamente di fronte, e così abbiamo creato una piccola galleria commerciale dove, oltre a trasferire la nostra gioielleria, ospitiamo altre attività commerciali (Portale Sardegna, Sardissimo, Frida’s e Aura profumeria). Resta poi da capire l’associazione del nostro nome con quello del “Bar Mazzini” che ha chiuso da oltre 10 anni… Il signor Scarafile, dopo averci deliziato per tanti anni con i suoi ottimi caffè, è già da un pò che si gode la sua meritata pensione, esattamente come adesso farà la signora Casti Iole, che per 70 anni è stata titolare della gioielleria Olla, mentre i suoi figli e nipoti, continueranno a guidarvi nella scelta dei vostri regali nei nuovi punti vendita.

  4. Alberto Piras, apprezzo le sue parole. Approfitto di questo spazio per esprimere un mio desiderio e auspicio: vedere altre iniziative come la galleria da voi realizzata. Oristano ne ha bisogno. Se ne era ventilata una in piazza Mariano, poi silenzio totale. Un’altra possibilità esiste tra via Tirso e piazza Tharros. Sicuramente con un po’ di fantasia e disponibilità se ne potrebbero ipotizzare altre ancora. Fondamentalmente, per potersi rianimare, il centro città ha bisogno di questi spazi, supportati da una adeguata disponibilità di parcheggi gratuiti. Auguri.

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