Venerdì, 4 febbraio 2022
Riceviamo e pubblichiamo dal presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Oristano, Fulvio Deriu.
Se dovessimo analizzare la professione in questo momento, relativamente alla quantità di lavoro propria degli studi professionali, ci potremmo esprimere in maniera assolutamente positiva.
Se al contempo, dovessimo tradurre il momento vissuto dalla professione rappresentata, in messaggio, indubbiamente dovremmo riferire che c’è carenza di Geometri, quale figura professionale più ricercata dalle Società, dagli studi professionali e da un’infinità di committenti, tutti intenzionati, ovviamente, a fruire della grande opportunità offerta dal Superbonus.
Purtroppo però, “l’alta politica”, ha la capacità di convertire un momento positivo, ancorché complesso nel proprio espletamento, in momento che passa repentinamente dalla sostanza alla speranza, giusti i numerosi correttivi in corso d’opera che, nei fatti, non si traducono in una reale e concreta possibilità di realizzare gli interventi prescelti.
Prendendo come esempio due delle ultime modifiche apportate, ci si renderà conto che la data di scadenza imposta per le case unifamiliari (discriminate rispetto ai condomini), correlata alla carenza di imprese, determina per una vastissima platea, l’impossibilità a poter migliorare energeticamente la propria abitazione.
Se ora si considerasse la novità introdotta dal decreto anti frode, che vede l’obbligo di poter cedere il credito di imposta una sola volta, è evidente l’ingenerarsi di una situazione di stallo, da parte di chi riceveva e rivendeva a terzi il richiamato credito, determinando, di fatto, una discriminate sugli eventuali crediti da acquisire.
Aggiungendo a questo quadro generale, il fatto che il mercato legato alle imprese abbia subito un aumento spropositato, possiamo assolutamente asserire che la legge del Superbonus, rappresenti un’idea innovativa per il rilancio, ma sia ricca di numerose lacune che indubbiamente si stanno inversamente colmando.
Il momento incerto e di disordine generale, sarebbe certamente placato qualora, il legislatore, iniziasse realmente ad ascoltare gli addetti ai lavori e, non già, i soliti noti che, troppo spesso, sono più filosofi che pragmatici.
Indubbiamente la categoria dei Geometri, dimostra ancora una volta la propria attitudine e capacità di reazione, rispetto alla frenesia ingenerata dai cambi di direzione irragionevolmente adottati, ma il rischio che tutto questo rappresenti una mera illusione di rilancio, rispetto ai proclami, non è da escludersi.