Giovedì, 20 gennaio 2022
Il polo didattico regionale dei vigili del fuoco che deve sorgere a Oristano viaggia con un ritardo legato ai tempi della burocrazia. Il progetto per la realizzazione della struttura, che dovrebbe sorgere a ridosso della caserma del Comando provinciale di via Zara, era stato presentata in pompa magna nel marzo del 2019.
Per l’occasione da Roma erano arrivati il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco Salvatore Mulas, il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Fabio Dattilo e il direttore regionale Massimiliano Gaddini. A fare gli onori di casa il sindaco Andrea Lutzu e il presidente della Regione Chistian Solinas.
Come hanno confermato dal Comando dei vigili del fuoco, sono state effettuate le indagini geognostiche nel terreno prescelto ed è stato predisposto anche il progetto esecutivo. E allora il problema dov’è?
L’ex presidente del Consorzio provinciale industriale, Massimiliano Daga, per agevolare dal punto di vista finanziario la realizzazione del polo didattico aveva firmato un accordo di programma che avrebbe dovuto abbattere i costi e gli oneri finanziari.
“Per venire incontro alle esigenze del Corpo”, ricorda Daga, “ed eliminare i pesanti oneri amministrativi avevamo firmato un accordo nel quale il Comando dei vigili si impegnava in cambio a effettuare dei servizi da attuare nell’area industriale e nel porto. Per l’ente era importante avere l’importante presenza del comando provinciale”.
Anche la nuova dirigenza del Consorzio industriale ha proseguito lungo il percorso avviato dalla precedente amministrazione. “Abbiamo ultimato l’iter per la parte di nostra competenza”, conferma il neo presidente Nando Faedda, “proprio per garantire la realizzazione del polo didattico. Ci auguriamo che in tempi brevi si inizi a realizzare la struttura, che rappresenta per Oristano un’importante occasione”.
Considerato che l’opera era stata anche già finanziata, con 2,5 milioni di euro, la palla ora passa nelle mani del Ministero dell’Interno.
La struttura, la prima di questo genere in Italia, avrà 42 posti letto, le aule e tutti i servizi, compresa una piscina. Sarà un punto di riferimento nell’isola, grazie alla posizione baricentrica di Oristano.
Facciamo valere la posizione baricentrica di Oristano nell’isola. Non solo vigili del fuoco ma anche aeroporto di Oristano-Fenosu aperto al traffico.