Sabato, 11 dicembre 2021
L’incendio che nell’estate 2020 aveva mandato in fumo la club house dell’Asd Rugby Oristano è ormai soltanto un lontano ricordo. Un anno e mezzo dopo, il club ha presentato i primi lavori di riqualificazione del campo San Paolo, a Torangius, e le iniziative in programma nei prossimi mesi. Due eventi su tutti: il Campionato italiano di touch rugby, il 15 e 16 maggio nell’impianto di San Paolo, e i Campionato italiano di beach rugby, che si terrà il 19 e il 20 giugno a Torre Grande.
Ieri sono intervenuti in conferenza stampa il presidente del Rugby Oristano, Jean Louis Manca, la dirigente e segretaria Cristina Ennas, il giocatore Luca Mariani e il parroco della chiesa di San Paolo, don Matteo Ortu.
“La lista delle persone che dobbiamo ringraziare per il sostegno ricevuto dopo l’incendio di giugno 2020 è molto lunga”, ha detto il presidente Jean Louis Manca. “Cominciamo da tutti quei singoli benefattori che, attraverso il crowdfunding lanciato da Luca Piana, ci hanno permesso di raccogliere 91 donazioni e circa tremila euro. Ovviamente, ci sono poi i genitori e gli atleti della società, che hanno contribuito personalmente ai lavori di riqualificazione del campo, consentendoci di risparmiare sulle spese”.
“La solidarietà è arrivata da tutto il mondo della palla ovale”, ha proseguito il dirigente del Rugby Oristano, “a cominciare dalla Federazione Italiana Rugby e dal Comitato sardo presieduto da Gianni Atzori. Donazioni di attrezzature sportive sono arrivate dal Barbagia Rugby di Orani e dal Rotaract di Oristano. La solidarietà non si è fermata neanche negli ultimi mesi, quando la cooperativa Sacro Cuore di Oristano ci ha aiutato a montare i pali che ora vedete nel campo”.
“Per gli anni scorsi dobbiamo ringraziare ancora l’amministrazione comunale di Villanova Truschedu e in particolare l’attuale vicesindaco Claudio Palmas, che ci hanno sostenuto e dato una casa per le partite, quando eravamo senza campo. E ora naturalmente dobbiamo ringraziare per la collaborazione la parrocchia di San Paolo, in particolare don Gianni Pippia, con cui avviammo questo percorso, e l’attuale parroco don Matteo Ortu. Non ci dimentichiamo neanche di ringraziare la stampa locale, che nei giorni dell’incendio ha raccontato la nostra storia a tante persone”.
Nata nel 2008, il Rugby Oristano aveva mosso i primi passi a Nuraxinieddu: prima solo con il settore seniores, poi gradualmente puntando sulle giovanili, che oggi sono il fulcro dell’attività del club. Dopo tanti anni a Nuraxinieddu, la squadra ha poi traslocato a Torangius, in città. Il club, in accordo con la parrocchia di San Paolo, si è assicurato la gestione ventennale del vecchio campo da calcio, inutilizzato da anni e riqualificato per il rugby.
Gli atleti del Rugby Oristano si allenano il lunedì, il mercoledì e il venerdì a San Paolo. Per i più piccoli l’attività inizia alle 18, per gli adulti e i ragazzi più grandi dalle 19. Il club è impegnato in tutti i campionati di categoria di livello regionale e i seniores stanno disputando la Serie C regionale, insieme al Capoterra. Due dei ragazzi cresciuti sportivamente e atleticamente a Oristano, Matteo Biccu e Giacomo Mascia, sono stati convocati in Serie B, un campionato di livello nazionale.
La società punta a diventare sempre più un punto di riferimento per Oristano. “In primo luogo”, ha detto Manca, “c’è un obiettivo che riguarda tutto il quartiere di Torangius, considerato da molti difficile, e la città: aprire a tutti uno spazio così importante in passato come il campo San Paolo e dargli una nuova vita. Dal punto di vista sportivo puntiamo a divulgare sempre di più i valori del rugby in città e a far crescere la partecipazione dei giocatori in tutte le categorie. Puntiamo anche, per coinvolgere i genitori e non solo, a creare una squadra senior, con gli over 40, e una squadra di touch rugby”.
Le ambizioni del Rugby Oristano però non si fermano qui. Sono già stati inseriti in calendario due importanti appuntamenti nazionali. “Il 15 e il 16 maggio ospiteremo qui a San Paolo una tappa dei Campionati italiani di touch rugby, dove non si placca ma si tocca l’avversario”, ha aggiunto il presidente della società. “Il 19 e il 20 giugno invece a Torre Grande ci sarà una tappa dei Campionati italiani di beach rugby. Nei prossimi mesi ospiteremo eventi regionali dedicati alle categorie giovanili e il 9 gennaio una partita amichevole fra le due squadre più blasonate del rugby sardo, Alghero e Capoterra”.
Senza però dimenticare le attività fra gli studenti. “A partire da gennaio torneremo nelle scuole”, ha confermato il dirigente del Rugby Oristano, “a cominciare dalla media Alagon, per i corsi dedicati al rugby. Non appena saremo pronti, vorremmo organizzare anche un open day, per presentare alla città il nuovo campo San Paolo e far conoscere a tutti i primi rudimenti del rugby. Inutile dire che tutti questi eventi saranno delle grandi feste, con tanti momenti di condivisione e uno dei capisaldi del nostro sport: il terzo tempo, l’incontro in amicizia fra i giocatori delle due squadre, dopo la partita”.