Lunedì anche a Oristano a rischio la raccolta dei rifiuti per lo sciopero nazionale

Le motivazioni della protesta

Un camion della raccolta rifiuti

Martedì, 2 novembre 2021

Anche a Oristano potrebbero esserci problemi nella raccolta dei rifiuti a causa dello sciopero nazionale del comparto Igiene ambientale, proclamato per l’intera giornata di lunedì 8 novembre. Lo ha reso noto Formula Ambiente, la ditta che gestisce il servizio in città.

La giornata di astensione dal lavoro è organizzata dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel e riguarda tutte le aziende del comparto Igiene ambientale.

“In tale giornata, in rapporto all’adesione dei lavoratori allo sciopero, potranno verificarsi carenze parziali e disagi, fermo rimanendo la garanzia dei servizi pubblici essenziali”, si legge in una nota della ditta. “La ripresa delle normali attività lavorativa avverrà martedì 9 novembre”.

I sindacati contestano alle aziende del settore le richieste di “flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari, il ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda, precarizzare i rapporti di lavoro, soprattutto per lavoratori part-time ed eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part-time presenti in azienda”.

Fra le rivendicazioni dei sindacati anche “la parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda e il mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti”.

I sindacati invece chiedono per i lavoratori “un contratto collettivo nazionale unico e di filiera, attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; il rafforzamento delle relazioni industriali, attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; l’evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; lo sviluppo delle normative sul mercato del lavoro e quello dei processi di formazione continua; il miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; il perfezionamento degli articoli contrattuali relativi e lavoratori degli impianti; l’esigibilità contrattuale della clausola sociale e un accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”.

Secondo i sindacati “la sfida alla modernizzazione del settore anche con le risorse dal Pnrr è solo una: ciclo integrato dei rifiuti, crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, sviluppo industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro”.

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