Tavola rotonda, messa e murale ceramico per presentare Giuseppe Battistella

Parte da Oristano il progetto “Personas de Logu” che fino al mese di dicembre porterà in giro per la Sardegna alcuni personaggi significativi e le loro storie

Martedì, 7 settembre 2021

Parte da Oristano nel fine settimana il progetto “Personas de Logu” della Fabrica del Presepio che intende proporre un’opera di elevata qualità artistica e pedagogica nella quale poter riscoprire, attraverso parole e immagini, i volti e le storie di significative personalità della Sardegna, attraverso le storie di sette personaggi.

In città l’attenzione si concentrerà su p. Giuseppe Battistella, sulla sua spiritualità inclusiva e la costituzione del quartiere Sacro Cuore in profonda connessione con la fondazione della Parrocchia.

Sabato 11 settembre, alle 17.30, è in programma una tavola rotonda sul tema “La disponibilità che accoglie” e alle 18.30 seguiranno una messa presieduta dall’Arcivescovo di Oristano e la benedizione di un murale ceramico.

Il progetto proseguirà fino al mese di dicembre e toccherà i centri di Macomer, Pozzomaggiore, Villacidro, Berchidda, Borutta e Sardara. Qui saranno presentati uomini e donne “che con i loro gesti e i loro stili di vita hanno contribuito a rendere più umana la nostra identità”, fanno sapere gli organizattori.

“Il progetto intende innescare processi di formazione identitaria, di inclusione sociale e di promozione artistica in diversi paesi e città della Sardegna a partire da una vasta rete di partner culturali, (congregazioni, parrocchie, comuni, associazioni culturali e fondazioni private), legati ciascuno a una personalità identitaria da promuovere e far conoscere a livello regionale e nazionale”, continuano. “Attraverso una serie di incontri itineranti in cui saranno presentate le figure identitarie, il progetto intende anche offrire una mostra in cui, al termine dell’itinerario, tutte le figure verranno rappresentate anche sotto forma di statuette disposte in moduli di paesaggio locale”.

La locandina

Giuseppe Battistella. Nacque il 17 gennaio 1905 a Molina di Malo in provincia di Vicenza, da una famiglia di contadini di forte fede cattolica. Nella famiglia paterna in poche generazioni ci furono una ventina di consacrati tra preti, suore e frati. Ultimo di sette figli, chiamato amorevolmente Bepi, crebbe col crescente desiderio di accogliere la vocazione sacerdotale.

Fece i primi passi nella Congregazione dei Figli dell’Immacolata nel 1933 a Siena come aspirante al sacerdozio e a Roma, nell’anno successivo, come novizio. Dopo aver compiuto i passi necessario verso la professione perpetua e aver completato gli studi teologici, venne ordinato sacerdote a Siena il 12aprile 1941.

Svolse il primo incarico pastorale coi ragazzi, i malati e i poveri nella parrocchia Santa Maria, Porto della salute di Fiumicino, dal 1945 al 1947, manifestando una profonda cura per tutti e una dedizione particolari per i più bisognosi nel corpo e nello spirito. Pr alcuni anni, dal 1947 al 1952, è nominato prima vicemaestro e poi Maestro dei novizi a Torrevecchia in provincia di Roma. Un compito delicato e di grande responsabilità, che p. Battistella svolse con precisione, passione e cura verso i novizi che gli vennero affidati. Non nascose, tuttavia, il bisogno di dedicarsi anche alla borgata e poi alla nascente parrocchia per indirizzare le forze alle tante persone che frequentavano la comunità locale.

Dopo aver lasciato la parrocchia insieme ai confratelli per decisione del Vicariato di Roma, nel 1958 una dolorosissima artrosi lo tenne quasi paralizzato e venne trasferito prima nella curia Generalizia di Roma e poi a Cagliari, in cui riuscì a riprendersi fisicamente e a operare nei vari ambiti della pastorale, soprattutto quella sacramentale. Oltre alla parrocchia di san Bartolomeo, p. Stella si dedicò alla visita degli ammalati, dei bisognosi di Ausonia e delle Casermette.

Nel 1961 venne trasferito a Oristano, in cui svolse il compito di viceparroco nella nascente parrocchia dedicata al Sacro Cuore, di predicatore in Seminario e di confessore dei sacerdoti durante i ritiri del Clero. Si distinse per la disponibilità alla direzione spirituale, ai colloqui, alle confessioni e all’accompagnamento alla preghiera. La salute instabile e alcuni improvvisi aggravamenti non lo fecero desistere dal suo impegno nella formazione dei giovani e nell’indicare a tutti la persona di Gesù. Negli ultimi mesi del 1965 fu costretto a rientrare a Fiumicino per far fronte alla malattia che, con brevi intervalli di alleviamento, lo condusse alla morte il 10 novembre 1965.

La Fabbrica del Presepio. Fondata nel 2016, la Fabbrica del Presepio “RdB” di Sardara promuove e realizza iniziative e opere artistico-culturali di alto livello, aperte a tutti e senza scopo di lucro. Grazie al lavoro di un Comitato composto da artisti, esperti e docenti di Arte, Letteratura, e Antropologia è stato realizzato dal 2016 al 2019 il progetto “Rocca di Betlemme -un presepe per la città” con la costituzione di un laboratorio artistico permanente, la realizzazione di un grande presepe storico i cui personaggi sono i protagonisti delle parabole evangeliche, e l’organizzazione di circa una cinquantina di eventi pubblici tra lectio, dialoghi culturali e spettacoli musicali. Le iniziative RdB hanno offerto negli corso degli anni importanti occasioni di incontro e socialità, così come rilevanti opportunità di formazione e di lavoro per i giovani talenti locali. A partire dal 2019 la Fabbrica è divenuta anche strumento di mediazione tra la committenza artistica e culturale, e i professionisti del settore promuovendo nuove stagioni di appuntamenti culturali e nuovi presepi artistici come quello della collezione “Frongia-Sau” di ambientazione cagliaritana con personaggi in tipico costume sardo.

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