Lavori nell’ex carcere militare: spazio per uffici di Confartigianato e imprese della ceramica

Avviati i primi due lotti dell'intervento a Is Antas: la spesa supera il mezzo milione di euro

Un rendering dell’ex carcere militare a lavori ultimati, dal progetto curato dagli ingegneri Marcello Angiuoni ed Espedito Schintu e dall’architetto Maria Grazia Serra

Sabato, 25 settembre 2021

Sono partiti a luglio i lavori di riqualificazione dell’ex carcere militare di Oristano, nell’area Is Antas. Gli interventi in corso riguardano i primi due lotti, affidati dal Comune alla Dueffe di Siamaggiore e alla Teknolegno di Monastir. I lavori del terzo lotto, non ancora assegnati, sono a carico della Confartigianato, che – una volta terminata la ristrutturazione – gestirà la struttura per 30 anni e qui trasferirà due delle sue tre sedi oristanesi, dando vita inoltre a un incubatore di impresa per il settore della ceramica.

Complessivamente per i primi due lotti – finanziati in parte con le risorse ministeriali di Oristano Est – sono stati messi sul piatto poco più di 506mila euro, compresi l’Iva e gli oneri sulla sicurezza. La spesa prevista per il terzo lotto è invece di circa 300mila euro.

In questa fase si sta procedendo con la rimozione e la sostituzione della copertura di due capannoni. Le opere dei primi due lotti dovrebbero concludersi tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022.

Lavori in corso all’ex carcere militare

Poi toccherà alla Confartigianato, che si occuperà principalmente di finiture, impianti e arredi. “Speriamo di trasferirci entro il prossimo anno”, dice il segretario generale di Confartigianato Oristano, Marco Franceschi. “Ci piacerebbe inaugurare questo spazio a lavori ultimati per consentire da subito la fruizione degli spazi aperti a beneficio delle imprese, degli aspiranti imprenditori e di quanti sono interessati a diverso titolo al mondo dell’impresa”.

Nei nuovi uffici di Confartigianato sono previsti uno spazio dedicato alla formazione, uno a servizi contabili e paghe e uno all’associazione e all’ufficio credito.

Marco Franceschi

Con l’incubatore d’impresa si punta al rilancio del settore della ceramica artistica a Oristano. “Saranno tre le nuove realtà imprenditoriali a cui ci affiancheremo per i primi due anni di attività”, continua Franceschi. “Terminata questa fase, alle aziende iniziali ne subentreranno altre tre”.

Un rendering degli uffici di Confartigianato, dal progetto dell’architetto Roberto Virdis e dell’ingegner Raimondo Manca

Ogni azienda avrà a disposizione un laboratorio e un altro spazio sarà dedicato alla condivisione. Le imprese potranno muoversi autonomamente, ma avranno il vantaggio di avere subito a disposizione locali attrezzati e forniti di utenze. Lo stabile che ospiterà l’incubatore avrà anche un’area dedicata alle visite scolastiche.

“Pensiamo di sfruttare anche il grande piazzale all’aperto”, conclude Marco Franceschi: “ci piacerebbe organizzare lì, a cadenza periodica, una Giornata della ceramica, con tante attività per i bambini. Vogliamo vivere davvero questo spazio”.

Un rendering dell’edificio che ospiterà l’incubatore di impresa
In fondo a destra gli stabili che ospiteranno gli uffici di Confartigianato

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