L’asilo di via Campania riduce l’orario pomeridiano di un’ora e mezzo. L’opposizione contesta

I consiglieri Obinu, Sanna e Federico: "La giunta taglia i servizi, ma investe i soldi in ridondanti passerelle"

L’asilo di via Campania

Giovedì, 26 agosto 2021

“Dal prossimo mese di ottobre il nido di via Campania, l’unico in città che accoglie i bimbi anche di pomeriggio, ridurrà il servizio di un’ora e mezzo: la chiusura delle 18 verrà anticipata alle 16.30”. Lo denunciano i consiglieri di minoranza Francesco Federico, Efisio Sanna e Maria Obinu.

“Sembra che non ci siano soldi sufficienti per garantire il servizio con gli stessi orari dell’anno scorso”, spiega il consigliere Federico.

“E mentre si spendono 32 mila euro in una sola giornata, si risparmia sui servizi alle famiglie”, continua la consigliera Obinu, che aggiunge: “In una regione a natalità zero una scelta di questo tipo è davvero aberrante”.

“E le famiglie con entrambi i genitori che lavorano? Si devono arrangiare o incavolare?”, continua Francesco Federico.

“Ecco il vero volto delle giunta Lutzu”, commenta il consigliere Sanna. “Tanta apparenza e poca sostanza. Questa amministrazione dedica tempo ed energie al voluttuario, ma si dimostra poco capace ad affrontare e risolvere questioni importanti e nodali. Quelle questioni concrete dove non bastano gli annunci e i proclami perchè le scelte sbagliate o le non scelte ricadono direttamente sulla testa delle persone”.

“Oltre al continuo desiderio di apparire vi è davvero ben poco lavoro. E’ sufficiente guardare la città e vedere in che condizioni è ridotta, ormai è chiaro che non riescono ad occuparsi del quotidiano e delle cose basilari ed essenziali”, prosegue Efisio Sanna. “L’ingiusta riduzione del servizio pomeridiano nell’asilo di Via Campania (diranno… per mancanza di fondi) è un chiaro esempio della loro debolezza amministrativa e, cosi facendo, procurano non disagio ai bimbi e alle famiglie”.

“L’amministrazione Lutzu, inoltre, si distingue per ipocrisia politica”, conclude il consigliere Dem. “Da una parte taglia i servizi alle famiglie, aumenta le tasse ai contribuenti Oristanesi e dall’altra organizza variegate e ridondanti passerelle”.

Da sinistra: Maria Obinu, Efisio Sanna e Francesco Federico

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