I fratelli Miscali da Oristano alla Galizia per portare i sapori della Sardegna

Dalla bottarga alla fregula nei piatti che tengono conto anche della cucina spagnola

Antonio e Marco Miscali – Foto Instagram @ayopastabar

Sabato, 7 agosto 2021

Se anche in Galizia è possibile gustare la bottarga di muggine di Cabras, la fregula con i frutti di mare, i culurgiones, le seadas e il vino sardo, il merito è degli oristanesi Marco e Antonio Miscali, che tre anni fa hanno aperto Ayó Pasta Bar.

“Entrambi abbiamo lavorato qualche anno a Londra”, racconta Marco Miscali, 32 anni, “poi abbiamo fatto le valigie ci siamo trasferiti in Spagna. Abbiamo portato un po’ di Sardegna a La Coruña, una città costruita su una piccola penisola che si affaccia sull’oceano”.

In Galizia (la regione all’estremo Nord Ovest della Spagna, nota per Santiago di Compostela) c’era una grande richiesta di prodotti e cucina italiani, una domanda a cui i fratelli Miscali hanno dato risposta.

“Proponiamo una cucina sardo-galiziana”, continua Marco Miscali, che si occupa tra le altre cose dell’accoglienza dei clienti, della gestione del personale e della selezione dei vini. “Inoltre”, va avanti l’imprenditore oristanese, “vendiamo anche prodotti tipici italiani e sardi al dettaglio”.

Ayó Pasta Bar è diventato in breve tempo un punto di ritrovo per tanti italiani e sardi. “Siamo fortemente riconoscibili”, dice Marco Miscali, “produciamo e vendiamo 14 tipi di pasta, dai bucatini alle linguine, passando per gli gnocchi di patate. Nel menu ci sono anche l’immancabile fregula, tra i piatti speciali non posso dimenticare i culurgiones e i macarrones de busa”.

Il locale Ayó Pasta Bar – Foto Instagram @ayopastabar

“Abbiamo aperto un secondo locale, sempre a La Coruña”, prosegue il più giovane dei fratelli Miscali, “si chiama Ayó Tapas, un bar tapas, un locale per aperitivi adattato ai gusti degli spagnoli. E presto vorremmo aprirne un altro”.

Antonio Miscali, 35 anni, è lo chef di Ayó Pasta Bar. “I frutti di mare galiziani”, evidenzia il cuoco, “sono tra i migliori al mondo. Questi prodotti di altissima qualità ci permettono di realizzare tanti piatti della nostra tradizione tutto l’anno”.

“Durante il lockdown non abbiamo mai chiuso”, dice Antonio Miscali, “è stato un anno e mezzo davvero difficile per tutte le attività anche qui in Spagna. Abbiamo puntato tanto sull’asporto, per questa ragione abbiamo iniziato a produrre anche mini-pizze da 26 centimetri, realizzate utilizzando principalmente farine provenienti dalla Sardegna”.

“A caratterizzarci”, sottolinea lo chef, “è la forte identità”. Per questa ragione da Ayó non potevano mancare i quattro mori. I volti non sono però quelli dei mori della bandiera sarda, ma i profili dei fratelli Miscali che si guardano negli occhi. “Il forte legame con la nostra terra è un aspetto che ci avvicina molto ai galiziani”, conclude Antonio Miscali, “qui tengono molto alla cultura, alla lingua e alle tradizioni locali”.

I mori con i volti dei fratelli Miscali

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