Cinque giovani di Sea Scout potranno salvare una vita con il defibrillatore

Anche le tecniche di primo soccorso aiutano a superare le "disabilità sociali"

Un manichino usato nelle esercitazioni con il defibrillatore

Mercoledì, 25 agosto 2021

Imparare ad aiutare il prossimo, anche in caso di emergenza, è un modo per sentirsi utili e superare le proprie disabilità sociali. Cinque ragazzi e ragazze seguiti dal Centro di formazione Sea Scout da qualche giorno sono diventati esecutori Bls-D: potranno usare il defibrillatore per salvare la vita a una persona in arresto cardiaco.

“Si tratta di ragazzi che provengono da contesti difficili”, dice il presidente di Sea Scout, Riccardo La Porta “e hanno trovato in una realtà come la nostra un luogo dove formarsi, e in qualche caso rinascere”.

Tutti hanno aderito al “Programma”, un’attività di formazione rivolta alla fascia d’età dai 16 ai 21 anni. Tra i corsi previsti c’è appunto quello per diventare esecutori Bls-D (Basic Life Support and Defibrillation), ovvero la tecnica di primo soccorso che comprende la rianimazione cardio-polmonare RCP ed altre manovre a supporto delle funzioni vitali.

“Al momento accogliamo 6/8 ragazzi e ragazze che seguono diversi corsi”, dice ancora La Porta. “Sono giovani che vivono quelle che noi definiamo disabilità sociali, e quindi abbandono, o che in generale hanno problemi familiari”.

Tra le tante iniziative a cui i ragazzi partecipano ci sono anche quelle maggiormente legate alle attività di Sea Scout, la cooperativa sociale che si occupa di formazione di professionisti e amatori di discipline acquatiche, propedeutiche per le disabilità e l’integrazione, e promuove attività per disabili (ma non solo).

“Cerchiamo innanzi tutti di far capire che lo studio, la formazione, non sono una roba da sfigati ma conoscenza. E che è importante conoscere per comprendere i bisogni altrui, e se necessario intervenire, anche in materia di sicurezza”, conclude La Porta. “Devo dire che questi ragazzi si stanno impegnando moltissimo e stanno raggiungendo importanti risultati. Qui in Sea Scout hanno delle opportunità: cerchiamo di tirare fuori il meglio che c’è di loro”.

A fine mese, questi stessi cinque ragazzi saranno impegnati per l’esame finale di immersione subacquea. E – sorpresa finale – hanno deciso di iscriversi nuovamente a scuola.

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