Uccheddu racconta le sue Olimpiadi: “Un’esperienza straordinaria. Atleti oristanesi, divertitevi a Tokyo”

L'azzurra aveva partecipato ai giochi di Barcellona, nel 1992

Valentina Uccheddu ai Campionati italiani di Cesenatico, nel ’95

Giovedì, 22 luglio 2021

A poche ore dalla cerimonia di apertura che darà il via alle Olimpiadi di Tokyo, si accende il sogno a cinque cerchi per tre sportivi oristanesi, Lorenzo Patta, Stefano Oppo e Alessia Orro. Un’esperienza uguale a quella vissuta trent’anni fa da Valentina Uccheddu, che nel 1992 aveva gareggiato nel salto in lungo a Barcellona. Quattro anni più tardi, la stessa Uccheddu aveva poi strappato il pass anche per le Olimpiadi di Atlanta, ma era stata costretta a dare forfait a causa di un infortunio al tendine d’Achille.

“A Barcellona avevo 25 anni, ero molto emozionata”, racconta l’ex lunghista dell’Atletica Oristano. “L’Olimpiade era ed è tuttora l’evento sportivo per eccellenza. È bello che la nostra provincia quest’anno possa portare tre atleti in Giappone. Auguro loro di fare bene e di divertirsi. Essere arrivati a Tokyo è straordinario”.

“Il nostro territorio ha avuto tanti sportivi di livello nell’atletica leggera. Penso per esempio ad Angotzi, Campus e Marras”, continua Valentina Uccheddu. “Patta è un ragazzo incredibile. Ha talento ed equilibrio mentale, ha meritato questa opportunità”.

Lo sprinter dell’Atletica Oristano e delle Fiamme Gialle è allenato da Francesco Garau, lo stesso tecnico che seguiva Uccheddu. “Francesco è preparatissimo”, dice ancora l’ex lunghista, “è un allenatore che sa andare oltre ed esaltare gli atleti, è un vero e proprio ricercatore. È anche merito suo se quando ero agonista non ho mai lasciato l’Atletica Oristano. La mia è stata una scelta un po’ romantica: è stato bello gareggiare per la società della mia città”.

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