No alle scorie nucleari: ordine del giorno dell’opposizione in Consiglio comunale

Oristano, primo firmatario Efisio Sanna

Martedì, 12 gennaio 2021

I Consiglieri di opposizione del Comune di Oristano hanno depositato oggi alla segreteria dell’Ente un ordine del giorno per “ribadire con chiarezza la denuclearizzazione del territorio Comunale e il divieto, stoccaggio e transito anche temporaneo di scorie nucleare”.

A sottoscrivere il documento, di cui primo firmatario è il capogruppo del Partito Democratico Efisio Sanna, i consiglieri Francesco Federico, Maria Obinu, Patrizia Cadau, Anna Maria Uras, Danilo Atzeni, Luigi Mureddu, Marinella Canoppia, Monica Masia e Andrea Riccio.

“Chiunque lo condividesse può sottoscriverlo, prima della presentazione in aula”, precisa Sanna.

“La contrarietà a destinare in Sardegna il deposito per le scorie nucleare ha diverse ragioni”, illustra Sanna argomentando quelle di natura politica: “Il popolo sardo ha detto chiaramente no alle scorie con un referendum popolare del 2011 e con una netta volontà espressa della massima Assemblea legislativa della Sardegna”.

“Il trasporto via mare ha dei costi elevati e con grandi rischi per i mari del mediterraneo. Inoltre anche la salute pubblica e la salubrità dei luoghi sono questioni che hanno a che fare con l’interesse nazionale”, continua Sanna illustrando le ragioni che definisce di “opportunità, salute e sostenibilità ambientale”. Non mancano nell’elencazione dei consiglieri ragioni di natura economica: “Il nostro desiderio di sviluppo si fonda sulla valorizzazione delle vocazioni agricole e zootecniche, sul rigoroso rispetto dell’ambiente, dell’ecosistema e delle bellezze storico-culturali-naturalistiche”, spiega ancora Efisio Sanna. “In questa cornice l’immagine della Sardegna, le sue eccellenze, l’intero settore turistico e l’indotto ad esso collegato, ne ricaverebbero un grave danno”.

Efisio Sanna

“La nostra isola ha già dato tanto con le servitù e i numerosi siti inquinati, bel regalo lasciato in dote dalle attività militari e dalla industria delle partecipazioni statali e attività ad essa collegate”, insiste il capogruppo Dem, spiegando le ragioni di “giustizia e mutualità”.

“Ci sono anche ragioni tecnico-scientifiche”, precisa Efisio Sanna, “perchè le aree individuate in Sardegna sono tutte di classe B, quindi meno favorevoli alla costruzioni dei depositi di stoccaggio rispetto a quelle inserite in classe A1 e A2”.

“È un battaglia importante”, conclude il consigliere Sanna. “Una battaglia fondamentale per il nostro popolo, che si vince solo se saremo capaci di creare un fortissimo fronte comune e costruire una solida unità tra le forze politiche, istituzionali, sindacali, imprenditoriali e sociali”.

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