Un progetto sulla raccolta differenziata al San Martino e nel carcere di Massama

La campagna di sensibilizzazione è stata voluta dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Oristano

Mercoledì, 9 dicembre 2020

Diffondere nuove pratiche e migliorare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata: l’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano ha avviato un progetto di comunicazione e sensibilizzazione all’interno dell’ospedale San Martino e della casa circondariale “Salvatore Soro” di Massama.

La fase attuativa dell’iniziativa educativa, di comunicazione e sensibilizzazione è stata finanziata dalla società Formula Ambiente (che per conto del Comune gestisce il servizio di igiene urbana) e realizzata dal Ceas Aristanis.

“L’azione del Comune sul tema della raccolta differenziata non conosce soste ed anche in questa fase di passaggio tra il vecchio e il nuovo appalto di igiene urbana vogliamo intervenire per migliorare il servizio”, spiegano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri. “Abbiamo obiettivi ambiziosi da raggiungere con il progetto di igiene urbana del nuovo appalto, ma già da oggi possiamo fare molto per migliorare le percentuali di raccolta differenziata e favorire un’ulteriore crescita di una coscienza ambientale”. 

“Abbiamo scelto il carcere e l’ospedale”, spiega Licheri, “perché sono due strutture di grandi dimensioni, che coinvolgono migliaia di persone. La produzione quotidiana di rifiuti è notevole e un’azione specifica era doverosa. Siamo certi che i frutti non tarderanno ad arrivare”.

L’attività è stata progettata, coordinata e realizzata dal Ceas Aristanis. “È stato di fondamentale importanza diffondere buone pratiche tra la cittadinanza”, commenta il coordinato Antonio Ricciu, “ma anche tra le realtà istituzionali che svolgono importanti funzioni sociali e rieducative, al fine di lavorare in rete per la condivisione di obiettivi comuni”.

All’ospedale San Martino le azioni, che si sono svolte da remoto per motivi legati all’emergenza sanitaria da coronavirus, si sono concentrate sull’informazione e la sensibilizzazione del personale sulle modalità di corretto smaltimento dei rifiuti. Il materiale informativo, curato dal Ceas e trasmesso alla direzione, è stato condiviso con gli operatori sanitari. Realizzati anche dei nuovi cartelloni informativi, da affiancare a quelli già presenti vicino a tutte le postazioni di conferimento di rifiuti nella struttura (sale di degenza, corridoi, bar, area ristoro/distributori automatici).

Gianfranco Licheri

Nel carcere di Massama le azioni si sono svolte in presenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e prevenzione contagi da Covid 19. Sono stati attuati interventi di sensibilizzazione sulle modalità di corretto smaltimento attraverso la distribuzione ai detenuti e agli agenti di polizia penitenziaria di materiale informativo preparato da Formula Ambiente. Con il diretto coinvolgimento dei detenuti saranno realizzate anche due compostiere per lo smaltimento dei rifiuti organici. 

“I sei incontri”, precisa ancora l’assessore Licheri, “hanno fatto parte di una più ampia azione educativa promossa e coordinata dall’Area educativa della casa di reclusione, con la responsabile Irene Niola e il comandante Salvatore Cadeddu. Siamo molto soddisfatti dei riscontri avuti e del modo in cui i detenuti si sono impegnati. Con la direzione carceraria abbiamo iniziato un percorso che in futuro potrà avere altre importanti occasioni di sviluppo”.

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