Omaggio a una bimba investita da un cavallo della Sartiglia: riscoperta maschera del 1900

Realizzata dall'artista oristanese Alfonso Canfora, con la collaborazione di Federico Fadda, insieme alla moneta "Componidori"

Alfonso Canfora con le sue nuove opere

Una nuova maschera della Sartiglia e la moneta “Componidori”: sono le ultime due opere realizzate dall’artista oristanese Alfonso Canfora, per promuovere la città e le sue tradizioni.

La maschera era stata realizzata nel lontano 1900 e torna alla luce ora per iniziativa dell’artista. Una maschera della Sartiglia, appunto, che ha dietro una storia drammatica che merita d’essere raccontata: era stata fatta da un falegname in seguito alla morte di una bambina investita da un cavallo. Ora è stata ricreata dopo attente osservazioni e analisi fotografiche, effettuate sugli scatti antichi custoditi dal cavaliere Federico Fadda, che con Canfora ha lavorato alla riproduzione dell’antica maschera.

“È stato proprio lui a raccontarmi la storia dietro questa maschera e mi ha profondamente colpito”, spiega Canfora. “Presenta i tratti angelici della bambina, ma anche i segni caratteristici della morte, quali la colorazione violacea nella zona degli occhi”.

“La maschera è stata utilizzata fino al 1968”, continua Canfora, “quando si ruppe in seguito alla caduta del Componidori Franco Mereu. Allora è stata cambiata e ha perso l’espressione che aveva un tempo”.

Ora la maschera è tornata alla luce, anche grazie all’aiuto di un altro cavaliere: “Sono riuscito a terminarla anche grazie a una maschera molto antica che ha mi ha donato Antonello Fenu”.

“La maschera che ricorda questa triste vicenda merita di essere conosciuta e valorizzata, magari in una esposizione dedicata alla Sartiglia, nella quale anche altre maschere potrebbero trovare spazio”, continua Canfora, che maschere per allestire un museo ne ha già pronte diverse: come quella che anni fa ha realizzato per omaggiare Annadina Cozzoli, prima Componidori donna nella storia della Sartiglia.

“Ho circa 86 maschere”, conferma l’artista oristanese, “realizzate per il progetto pensato con Nicola Marongiu”. Una esposizione museale, appunto, nella quale ciascuna maschera possa raccontare la propria storia: “Tante sono andate perdute”, spiega Canfora, “sarebbe bello se anche loro potessero essere riscoperte, assieme alla storia che le caratterizza”.

“Queste storie andrebbero raccontate a chi visita Oristano”, continua Canfora, “per permettere alla città di vivere da questo grande patrimonio”.

Gadget e maschere alla portata di tutti completano il progetto di Canfora: “Si potrebbe creare una maschera industrialmente, attraverso la termoformatura. Questo metterebbe tantissime persone nelle condizioni di poterne acquistare una”.

Tra le idee di Alfonso Canfora anche la moneta “Componidori”: “Io l’ho realizzata con la stampante 3D, ma è possibile farla in tutti i materiali, per far vendere Oristano in un circuito che potrebbe essere quello dei preziosi”.

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