Sì ad aperture negli spazi interni, no alle terrazze. Permesso e vietato nei centri matrice delle frazioni

Le linee guida sono state approvate all'unanimità dal Consiglio comunale di Oristano

Un isolato storico di Silì

Venerdì, 6 novembre 2020

Altezza massima dei fabbricati di 7 metri e nuove costruzioni sempre a filo strada, per non sconvolgere l’assetto urbanistico circostante. Nei locali a destinazione commerciale è possibile svolgere attività artigianali, a condizione che siano non moleste, non pericolose e non inquinanti. I frazionamenti di costruzioni esistenti non possono produrre unità immobiliari con una superficie utile inferiore a 35 mq (fermo restando il mantenimento dei caratteri storici, tipologici e testimoniali della costruzione). Gli accorpamenti di unità immobiliari distinte sono sempre consentiti, nel rispetto delle norme di riferimento.

Queste sono alcune delle imposizioni contenute nelle norme tecniche di attuazione delle nuove linee guida per i centri matrice delle frazioni di Oristano, che danno il via libera alle ristrutturazioni e alle nuove costruzioni. I proprietari di vecchi immobili o chi desiderasse costruire ex novo all’interno dell’area storica dovrà rispettare gli elementi architettonici identitari di Sili, Massama, Nuraxinieddu e Donigala.

Negli edifici di antica formazione – cioè quelli che mantengono un elevato grado di conservazione della conformazione tradizionale – e nelle loro pertinenze sarà possibile, tra le altre cose, realizzare ampliamenti nei cortili, realizzare nuove aperture negli spazi interni (non visibili dall’esterno) oltre che eliminare, modificare o inserire nuovi impianti tecnologici. Sarà vietato, tra le altre cose, utilizzare elementi “finto rustico” a vista o rivestimenti in pietra, inserire pensiline, tettoie o balconi sulle facciate prospicienti lo spazio pubblico e realizzare terrazze o abbaini.

Ancora, nelle tipologie edilizie di valore storico dovrà essere conservata e riproposta la muratura tradizionale, realizzata con i mattoni crudi o muratura di laterizio. Sono vietate decorazioni con mattoni faccia vista e cornici. Anche l’intonaco dovrà essere realizzato secondo le tecnologie tradizionali. Per la tinteggiatura sono vietate le pitture con finitura del tipo “spugnato” e “anticato dilavato”, ma anche quelle da stendere con tecniche a spatola o graffiati in genere.

Le linee guida, norme attese da almeno 15 anni e definite dall’architetto oristanese Maura Falchi, sono state approvate nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Oristano all’unanimità.

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