Venerdì, 13 novembre 2020
Da sei anni la onlus Casa del Sole distribuisce beni di prima necessità a centinaia di famiglie della provincia di Oristano. Prima della pandemia le famiglie che chiedevano aiuto all’associazione erano 180, oggi invece sono 250. È cresciuto in maniera preoccupante il numero dei nuovi poveri. “In questi anni”, spiega il fondatore della Casa del Sole, Antonio Locci, “si sono rivolti a noi diversi imprenditori caduti in disgrazia, ma anche tanti genitori separati che non riescono ad arrivare a fine mese. Sono loro i nuovi poveri, gli invisibili”.
Alcuni bisognosi, una ventina, ogni giorno passano a ritirare la spesa nella sede dell’associazione, in via Carlo Meloni. La maggior parte però la riceve a casa, una volta la settimana.
“Mi occupo di volontariato da 33 anni”, racconta Antonio Locci. Sei anni fa, insieme alla moglie e a un gruppo di amici ha dato vita alla onlus. “Siamo 12 volontari. Ogni mattina alle 6.30 facciamo il giro dei supermercati del gruppo Crai per ritirare generi di prima necessità da consegnare ai poveri. La famiglia Ibba ha sempre creduto nel nostro progetto solidale e da subito ha deciso di sostenerlo concretamente, destinando alla onlus cibo prossimo alla scadenza e altri prodotti”.
“Anche la concessionaria Renault”, prosegue Locci, “non si è tirata indietro. Loro hanno donato un furgoncino all’associazione: lo usiamo la mattina per ritirare i prodotti dai supermercati. Durante il lockdown siamo stati aiutati anche dal Comune di Oristano”.
Per distribuire la spesa settimanale i volontari non usano il furgoncino, ma le proprie auto. “Ognuno di noi”, spiega Locci, “ha un gruppo di amici bisognosi a cui consegna personalmente la spesa in maniera riservata”.