Manutenzione e sicurezza: la Cgil chiede un piano per l’edilizia scolastica

La Camera del lavoro interviene dopo la chiusura delle scuole medie di via Santulussurgiu

Foto d’archivio di un banco scoastico

Giovedì, 12 novembre 2020

Scuole in pessime condizioni, e in qualche caso pericolose: non si può più rimandare un grande intervento per l’edilizia scolastica. Lo chiede la Camera del lavoro territoriale della Cgil oristanese. “Quanto accaduto nella scuola media di via Santulussurgiu”, scrive in una nota la segreteria del sindacato, “pone in evidenza le condizioni preoccupanti degli edifici scolastici dell’intera provincia ed evidenzia ulteriormente la necessità di seri interventi di manutenzione e messa in sicurezza, portando a termine quanto previsto dal progetto Iscol@”. 

La Camera del lavoro sottolinea l’urgenza degli interventi. “Non vogliamo certo trovare colpevoli a tutti i costi”, prosegue la nota, “ma ci pare opportuno sottolineare che dopo tanti mesi con gli istituti chiusi a causa della pandemia, nessuno di chi aveva la responsabilità di valutare le condizioni strutturali dei complessi scolastici lo ha fatto. O perlomeno, poco è stato fatto”. 

Le problematiche che hanno portato alla chiusura della scuola media “Grazia Deledda” hanno fatto emergere criticità che la Cgil denuncia da tempo. “È’ prioritario dare attuazione agli interventi di edilizia scolastica come dal piano triennale  2018/2021”, denuncia ancora la Camera del lavoro, “ripartendo con tutte le riaperture dei cantieri sospesi dalla chiusura prevista dal Dpcm”. 

La Camera territoriale del lavoro non risparmia poi una dura considerazione sulla didattica a distanza. “Di certo queste situazioni aggravano ulteriormente la condizione dell’istruzione nel nostro territorio”, continua la nota. “Il Covid ha per tanto tempo costretto i ragazzi alla didattica a distanza che, come abbiamo sottolineato più volte come organizzazione sindacale, ha prodotto tantissime distorsioni nell’apprendimento, nella socializzazione e nell’opportunità che tutti potessero fruire di momenti utili al loro accrescimento formativo”. 

La nota della Cgil torna poi sulla chiusura della scuola media “Deledda”. “Non dimentichiamo”, conclude il comunicato, “i problemi che la chiusura repentina di un istituto crea alle famiglie degli alunni, costrette a rinunciare a giornate di lavoro e stare a casa per seguire i propri figli. Auspichiamo quanto prima che si dia soluzione al problema, così da garantire ai ragazzi la continuità didattica in presenza di cui hanno diritto e ai propri genitori di poter riprendere le loro attività lavorative che servono alla crescita economica del territorio”. 

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