La scuola del Sacro Costato resta chiusa per covid, ma ora si aprono le polemiche

Allarme e proteste dei genitori in seguito alle comunicazioni del sindaco e dell'istituto paritario

L’Istituto del Sacro Costato

Lunedì, 2 novembre 2020

Non riapre ancora la scuola del Sacro Costato di Oristano, chiusa in seguito all’accertamento della positività di 12 suore, una delle quali era morta (soffriva anche di altre patologie). È quanto ha comunicato oggi, con una nota ufficiale, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu alI’Istituto della suore missionarie di via Vittorio Veneto.

“In accordo con l’Asl”, si legge nella nota, “le attività didattiche sono temporaneamente sospese, sino a quando non saranno adottati i provvedimenti e le idonee misure organizzative e strutturali necessarie per un riavvio delle stesse in sicurezza”.

Ma quali sono queste misure? Se lo stanno chiedendo con una certa preoccupazione i genitori dei bimbi che frequentano la scuola paritaria.

“Finora non erano state adottate o devono essere modificate alla luce degli sviluppi?”, contestano alcuni di loro sostenendo la necessità di maggiore chiarezza da parte della scuola e del sindaco.

“La scuola sembra chiusa senza nessun motivo”, lamentano altri genitori. “Nessun contagio fra alunni o insegnanti. In una scuola pubblica se c’è un contagio viene messa in quarantena la classe, invece nella paritaria senza contagi fra il personale è chiuso un intero istituto scolastico”.

Dal canto loro le suore che gestiscono la scuola paritaria hanno fatto sapere di essere al lavoro perchè “la scuola possa riprendere le lezioni in presenza, nel più breve tempo possibile”.

“Cercheremo di essere operativi già da domani mattina”, precisano. “Il collegio docenti sta perfezionando in queste ore l’orario delle singole classi, così che tutti gli allievi possano riprendere l’attività didattica”.

L’accertamento della positività per 12 religiose sulle 17 che abitano l’istituto era arrivato giovedì scorso. Secondo quanto riferito, nessuna delle religiose contagiate aveva prestato attività all’interno della scuola e le uniche due che vi hanno operato sarebbero risultate negative.

1 commento

  1. Se la scelta di chiudere è stata presa di comune accordo con l’ATS, non vedo quale sia il problema né tanto meno che lamentele possano muovere i genitori nei confronti della scuola. Personalmente la ritengo una scelta giusta, atta a salvaguardare la salute non solo dei bambini ma anche di insegnanti, genitori e nonni. E per quelli che tutte le volte (quando gli fa comodo) cercano le differenze con la scuola pubblica , consiglio vivamente di andare alla scuola pubblica. Sempre che li il “parcheggio” sia consentito…

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