Giovedì, 26 novembre 2020
Stamane a mezzogiorno si è presentato in farmacia, all’ospedale San Martino, per ritirare alcuni prodotti per un familiare allettato, ecco però la brutta sorpresa: i numeri per le prenotazioni erano già terminati un’ora prima della chiusura, quindi L.E., di Oristano, è stato costretto a tornare a casa a mani vuote.
“Martedì prossimo”, spiega, “la farmacia sarà chiusa per inventario. È vero che era aperta anche questo pomeriggio, ma se finiscono i numeri si rischia di non riuscire a ritirare i prodotti”.
Il nostro lettore, che ha necessità di recarsi al San Martino una volta al mese per ritirare alcuni articoli per un familiare, insiste su un particolare: “I prodotti che si trovano nella farmacia dell’ospedale sono specifici per persone con disabilità, per chi è allettato”.
“Prima la farmacia dell’ospedale apriva tre giorni a settimana”, spiega ancora L.E., “da qualche mese però le giornate di apertura sono scese a due”.
Questo perché i farmacisti sono costretti a fare la spola tra le farmacie territoriali dell’Oristanese. Non solo in città, ma anche ad Ales, Bosa e Ghilarza. E l’organico da tempo è ridotto all’osso.
L.E. segnala infine un’altra problematica: “L’iter per richiedere i prodotti da ritirare in farmacia è molto lungo. Ogni mese il medico di base prepara una richiesta che deve essere consegnata alla Assl in via Carducci. La stessa Assl la trasmette poi alla farmacia del San Martino. Tra un passaggio e l’altro trascorrono diversi giorni. Ma i malati hanno bisogno dei farmaci e dei prodotti, non possono aspettare e doversi presentare prima a uno sportello. E poi a un altro”.
Anche se gli dessero 30 unità in più non riuscirebbero a coordinare.