Un rientro a scuola il più possibile “normale” per gli studenti dell’Istituto comprensivo 1 di Oristano

Percorsi guidati e cartelli assieme ad allegre decorazioni. Parla la dirigente scolastica, Maria Giovanna Pilloni

L’ingresso della scuola “Eleonora d’Arborea” in piazza Manno

Doppi ingressi, orari di entrata e di uscita leggermente sfasati di pochi minuti per le varie sezioni ma comunque funzionali per evitare il rischio di assembramenti. Non solo, percorsi obbligatori unitamente al supporto della cartellonistica e uso di banchi monoposto, laddove possibile, o riadattamento degli spazi. Queste soluzioni, adottate per tutti e sette i plessi scolastici dell’Istituto comprensivo numero 1, hanno contribuito sì a un rientro sicuro a scuola ma anche un ritorno alla normalità, per quanto possibile.

Banchi monoposto nella scuola primaria di via Solferino

Dopo l’avvio delle lezioni nelle scuole d’infanzia e primarie di Santa Giusta e Palmas Arborea, lo scorso 28 settembre sono tornati in aula anche gli studenti della primaria di via Solferino e della secondaria di 1° grado “Eleonora d’Arborea” in piazza Manno. Con loro, si è così completata il rientro a scuola anche per l’Istituto comprensivo 1 di Oristano.

Un primo giorno sicuramente più sentito, rispetto agli anni precedenti, vista la situazione attuale e le regole anti-covid adottate nelle scuole. “In questi mesi estivi”, dice la dirigente scolastica, Maria Giovanna Pilloni, “abbiamo lavorato per un rientro in aula il più possibile sicuro e sereno per tutti, senza stravolgere completamente la nostra realtà scolastica. Abbiamo adottato il protocollo di rientro per ogni plesso scolastico in base alle esigenze strutturali dei vari edifici e al numero di classi, attenendoci alle linee guida ministeriali”.

Decorazioni all’ingresso di un’aula della scuola “Eleonora d’Arborea” a Oristano

“Grazie al lavoro svolto”, prosegue la dirigente, “nonostante la situazione complicata, è stato possibile far tornare nelle aule i nostri cari alunni senza stravolgere i loro ambienti scolastici. Devo dire che, trascorsi alcuni giorni dall’inizio delle lezioni, gli studenti si sono dimostrati tutti molto rispettosi e comprensivi ma anche curiosi su certe regole, chiedendo agli insegnanti le motivazioni. Insomma, hanno dimostrato un atteggiamento costruttivo”.

Nello specifico, per quanto riguarda la scuola secondaria di Piazza Manno, l’edificio forse più “critico” da un punto di vista logistico, oltre all’ingresso principale ne è stato utilizzato un secondo, adiacente e solitamente mai utilizzato, per agevolare l’entrata e l’uscita degli studenti. Anche qui l’uso delle frecce colorate ha facilitato il percorso e i ragazzi sono stati guidati direttamente alla propria classe senza alcun problema.

Organizzazione dei banchi in un’aula della scuola media “E. d’Arborea”

Doppio ingresso anche per la scuola primaria di via Solferino, uno in via Nazario Sauro e l’altro in via Carlo Meloni. “In alcune classi di entrambe le scuole di Oristano”, spiega sempre la preside Maria Giovanna Pilloni, “abbiamo utilizzato i banchi monoposto, alcuni recuperati grazie al prezioso contributo del Centro di Riuso di Oristano. I nuovi che abbiamo richiesto li stiamo ancora attendendo e ci siamo organizzati anche con i banchi biposto già a nostra disposizione”.

Allestimenti creativi in una delle aule

Nessun problema, nelle scuole medie di piazza Manno, per i laboratori. “Siamo riusciti a garantire una postazione informatica a tutti”, spiega sempre la preside Pilloni, “e quindi, sempre rispettando le regole su comportamento e igienizzazione valide in classe, nessuno studente è escluso”.

Per quanto riguarda invece le palestre, anche quest’anno si rinnova la collaborazioni con realtà esterne oltre che con il Comune. “Se in altri plessi scolastici abbiamo a disposizione le palestre, per le scuole medie in piazza Manno, verranno utilizzati i campetti dei frati cappuccini, ma anche il palatharros grazie alla disponibilità del comune e dei “nostri vicini di casa”. A questo proposito, anche il Museo Diocesano e il seminario si sono mostrati molto disponibili nei nostri confronti e ci hanno offerto uno spazio museale dove potremo svolgere in tutta sicurezza gli incontri con i genitori”.

Uno dei poster con le raccomandazioni per gli alunni alla “Eleonora d’Arborea”

Per quanto riguarda invece momenti di aggregazione come la ricreazione, anche qui la modalità cambia in base alle esigenze strutturali degli edifici scolastici. “Ad esempio”, dichiara la dirigente Maria Giovanna Pilloni, “per le scuole in via Solferino, il problema della ricreazione non si pone, visto che gli studenti possono usufruire anche del giardino esterno. Diverso è per la scuola media in piazza Manno: eravamo solito svolgere la ricreazione anche nella piazza, al momento però non è possibile e stiamo valutando con i docenti delle turnazioni per garantire l’uscita all’esterno, per tutte le classi. Sicuramente, sia per le primarie e sia per le secondarie, abbiamo previsto due ricreazioni durante la giornata, questo per dare un po’ di sollievo e respiro agli studenti che sono costretti a stare seduti e fermi tutte quelle ore”.

Per il servizio mensa, disponibile nella scuola dell’infanzia e per quella primaria a orario continuato di Santa Giusta l’organizzazione non ha dato alcun problema. “Per l’infanzia, ciascuna delle tre sezioni ha la propria postazione durante i pasti nel locale adibito alla mensa, molto ampio”, spiega la preside. “Per la primaria – servizio in partenza lunedì 5 ottobre – abbiamo addirittura individuato due locali differenti, sempre all’interno della scuola e quindi non si creeranno problemi di affollamento”.

Per i servizi igienici, infine, gli ingressi sono sempre regolamenti: si cerca di evitare assembramenti e gli studenti sono invitati a seguire le indicazioni affisse alle pareti oltre ai percorsi a terra a ridosso degli ingressi dei bagni.

L’entrata di un bagno nella scuola media “Eleonora d’Arborea”

Anche qui si usa il cosiddetto “sistema a bolla”: contenere il più possibile ogni gruppo di studenti ed evitare contatti con le altre classi. “Un sistema che va provato e messo a punto”, conclude la dirigente Maria Giovanna Pilloni. “Questa è una fase di rodaggio per tutti, per noi ma anche per gli studenti. L’obiettivo ora è recuperare tutto il tempo che non abbiamo potuto trascorrere in aula, e quindi solo in via telematica con la didattica a distanza, e cercare quanto più possibile di ripartire insieme e affrontare questo nuovo anno”.

Frecce colorate per indicare i percorsi all’interno della scuola

Giovedì, 1° ottobre 2020

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