Scientifico e Mossa da oggi in sciopero. Contraria la Consulta studentesca: “Non è lo strumento giusto”

Si pensa a uno spot per sensibilizzare i giovani all'uso della mascherina e al rispetto del distanziamento sociale

Studenti nella stazione Arst

Venerdì, 23 ottobre 2020

Solo gli studenti del liceo scientifico “Mariano IV d’Arborea” e quelli dell’istituto tecnico commerciale “Lorenzo Mossa” aderiscono allo sciopero indetto per stamattina: resteranno a casa per protestare contro “la scarsa igiene e scarsa pulizia all’interno di alcuni istituti, gli assembramenti fuori dagli stessi e i disagi derivanti dai trasporti”.

A questa decisione si è arrivati dopo il tavolo consultivo riunito ieri in assemblea straordinaria, al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti d’istituto della provincia di Oristano (ad eccezione dell’istituto Don Deodato Meloni e degli istituti di Bosa) e la rappresentanza della Consulta studentesca.

“Siamo preoccupati per i ritardi: ancora non ci sono i banchi monoposto”, commenta il rappresentante d’istituto del Tecnico Mossa, Leonadro Murgia. “Sappiamo benissimo che la colpa non è dei dirigenti”.

“Noi a scuola ci vogliamo andare”, continua Murgia. “Non vogliamo arrivare alla DAD, che ci impedirebbe di svolgere le ore delle materie tecniche che sono fondamentali per il nostro percorso di studi”.

“La situazione è critica e non possiamo più aspettare”, conclude Murgia, che prima di annunciare l’adesione allo sciopero ha messo al voto la proposta, trovando l’accordo della maggior parte delle classi dell’istituto.

“Sappiamo bene i disagi presenti in ogni scuola, ma la protesta soprattutto in questo momento non è lo strumento giusto per affrontare le questioni trattate”, commenta Nicola Pusceddu, presidente della Consulta della provincia di Oristano.

Nicola Pusceddu

“In sede di coordinamento provinciale abbiamo già affrontato e discusso in modo approfondito le tematiche”, spiega ancora Pusceddu. “Tutte le scuole della provincia, eccetto il liceo scientifico e gli istituti di Bosa e di Terralba, hanno fatto presente i disagi che stanno vivendo e abbiamo formulato assieme possibili soluzioni da adottare, arrivando ad un ideale comune che è quello di non attuare uno sciopero ma di cercare di risolvere le problematiche in modi propositivi”.

Durante l’assemblea plenaria gli studenti oristanesi hanno fatto emergere l’esigenza di realizzare degli spot mirati a sensibilizzare i coetanei sull’uso della mascherina e sull’importanza del distanziamento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome