Presto le periferie di Torangius, Sacro Cuore e San Nicola, assieme al centro storico, vedranno undici nuove installazioni artistiche. Si lavora per far ripartire il progetto artistico e urbano – sospeso nei mesi scorsi a causa del Covid – volto alla riqualificazione della città nell’ambito del programma “Una scuola grande come il mondo”, che ha coinvolto gli studenti del liceo artistico “Carlo Contini” ed i cittadini di Oristano.
“Attendiamo che passi questo primo mese di riapertura delle scuole”, annuncia il preside dell’Artistico, Pino Tilocca. “Sarà un mese di osservazione, e se tutto va per il meglio riprenderemo in mano il progetto. Tra l’altro, il Ministero per i Beni e le attività culturali ha fatto slittare a maggio 2021 i termini per partecipare al bando, quindi con le tempi ci siamo”.
I progetti artistici sono stati ideati e impostati nei mesi che hanno preceduto l’emergenza coronavirus, durante i laboratori che hanno coinvolto non solo studenti ma anche cittadini appassionati. Tra questi ci sono undici installazioni, selezionate da una commissione. Due andranno in una zona più centrale della città: una è dedicata al tema del bookcrossing, la condivisioner di libri, e l’altra invece sarà una sorta di mappa di Oristano. Tutti interventi artistici di vario tipo: dai murales a lavori pittorici, opere in ceramiche e in legno.
Le varie bozze e proposte delle installazioni sono frutto dei risultati ottenuti, l’anno scorso, durante i laboratori di ceramica, grafico-pittorico e del legno, iniziati lo scorso 26 novembre nel liceo artistico “Carlo Contini” di Oristano. I laboratori, come detto, hanno coinvolto non solo gli studenti della scuola impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro, ma anche tanti cittadini diventati protagonisti del progetto iniziato tra i banchi di scuola.
Partner del progetto, sono le quattro scuole elementari della città, il C.I.P.I.A – Centro istruzione per adulti di Oristano, l’associazione “Il Gabbiano”, il Centro Servizi Culturali – Unla, La Factoria, il Consorzio Uno e la Biblioteca comunale.
Il fine di questo progetto che unisce la scuola e incontra i cittadini e la città è la rivalutazione dei quartieri periferici della città attraverso il disegno, la ceramica e la lavorazione del legno. Si condivide collettivamente una visione di arte e bellezza da donare poi alla città, attraverso un lavoro di aggregazione sociale, dando voce e spazio ai luoghi fantasma.
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Venerdì, 25 settembre 2020
Ricordo un precedente articolo riguardo l’inizio dei corsi di recupero dove lo stesso dirigente dichiarava che si sarebbero fatti forse durante l’anno, e che comunque non era prevista una verifica finale. Magari si fosse data priorità al compito principale di una scuola, così come la si dà a certi progetti che mi auguro siano migliori del mitico punto di incontro a cubi colorati finito nel dimenticatoio e vicino ai bidoni della spazzatura in sole 24 ore