Tre ingressi, aule recuperate e turni in laboratorio. Il Tecnico “Othoca” pronto a riaprire

Come si stanno organizzando le scuole oristanesi? Parla il dirigente scolastico Franco Frongia

Uno dei tre ingressi dell’Istituto “Othoca” – Foto Franco Frongia

Ingressi contingentati e separati per classi; segnaletica a terra e verticale con percorsi obbligati; sale multimediali o laboratori trasformati in aule per ospitare gli alunni in sicurezza; banchi monoposto. L’Istituto tecnico industriale “Othoca” di Oristano si adegua così alle disposizioni di sicurezza e prevenzione contro il Covid-19.

Che cosa si devono aspettare gli studenti iscritti per questo nuovo e atipico anno scolastico 2020/2021? “Ci stiamo preparando al rientro in classe”, dice il dirigente dell’Istituto Franco Frongia. “Per quanto riguarda la sede distaccata di Ales siamo tranquilli, il numero degli studenti è ridotto, per un massimo di 80 ragazzi, e non temiamo insufficienza di spazi o pericolo di assembramenti. A Oristano, invece, abbiamo sfruttato tutti i nostri spazi nel miglior modo possibile per un rientro a scuola in tutta sicurezza. Dei cinque ingressi a disposizione, ne utilizzeremo per ora tre. Gli alunni entreranno nell’istituto a gruppi scaglionati, tot classi per ogni ingresso, seguiranno la segnaletica che abbiamo predisposto sia per terra che con paletti divisori; dovranno mantenere la distanza fisica tra di loro e indossare le mascherine”.

Interno dell’Istituto “Othoca” – Foto Franco Frongia

A proposito di mascherine: al momento le direttive ministeriali non impongono l’utilizzo di un tipo o di un altro da parte di studenti, docenti e personale scolastico, l’importante è che sia chiaramente protettiva. “In ogni caso”, aggiunge il preside Frongia, “la Protezione Civile ci ha consegnato al momento circa 4.000 mascherine – sembrano tante, ma in quattro giorni finiscono – e i gel igienizzanti che metteremo a disposizione di tutti”.

Momenti di aggregazione come la ricreazione cambieranno. Spiega sempre il preside: “Gli studenti non potranno uscire liberamente come prima dalle aule, senza controllo. Ci si dovrà organizzare con i docenti in classe. Ad esempio, si potrà gestire a turni, con cinque/sei classi che restano in aula durante la ricreazione e altre classi che invece, sempre guidate dai docenti presenti in aula in quell’ora, possono uscire e occupare una determinata area del nostro cortile che risulta comunque molto spazioso”. Per quanto riguarda l’accesso ai bagni, si dovrà andare uno per volta: anche qui la segnaletica per terra aiuterà a mantenere le distanze.

Per le assemblee d’istituto per ora bisognerà aspettare: l’aula magna, che normalmente può accogliere ben 170 persone, in base alle norme anti-covid, ora può ospitare solo 50 studenti.

Uno dei laboratori dell’Istituto “Othoca” – Foto Franco Frongia

Cambio di modalità d’uso anche per i laboratori di elettronica, informatica e tutti quelli specifici dei vari indirizzi di studio. “Per i laboratori sarà fondamentale l’alternanza”, precisa sempre il preside Frongia. “Di solito si svolgono con due docenti in classe: quello di teoria e il docente tecnico-pratico. La classe verrà divisa in due: un gruppo starà in aula con uno dei docenti, l’altro andrà in laboratorio. Chiaramente la strumentazione, i pc e le varie postazioni saranno igienizzate prima e dopo l’uso. Per questo dovremo calcolare almeno un’ora di intervallo tra un laboratorio e l’altro”.

Quello che sicuramente mancherà – era un po’ la tradizione per l’istituto, a inizio di ogni nuovo anno scolastico – è la cerimonia di accoglienza che si teneva in aula magna. “Non potremo accogliere gli studenti il primo giorno di scuola, come siamo soliti fare”, racconta il dirigente Franco Frongia, “proprio per evitare assembramenti. Giorni prima, consultando il sito internet dell’istituto, tutti gli studenti sapranno da che parte dovranno entrare e in che classe andare”.

Un’aula dell’Istituto “Othoca” con i banchi monoposto – Foto Franco Frongia

I docenti saranno già presenti nell’istituto ad accogliere le classi. “Al momento, abbiamo 30 cattedre scoperte”, spiega il dirigente, “ma nella settimana dal 14 al 20 settembre dovrebbero arrivare tutte le nomine. Inoltre abbiamo chiesto al Ministero l’organico aggiuntivo, il cosiddetto personale Covid, da affiancare al nostro personale Ata per la gestione e rispetto delle disposizioni di sicurezza”.

Per quanto riguarda invece l’uso delle palestre per i docenti di Scienze motorie, l’Istituto “Othoca” non ha sicuramente problemi di spazio. “Finché il tempo lo consentirà, gli studenti faranno attività motoria all’aperto”, dice il preside. “Comunque disponiamo di tre palestre grandi, gli spazi, anche in questo caso, non ci mancano”.

L’unica grande incertezza sarà quella dei trasporti. “È quello il momento che forse mi preoccupa di più”, precisa il preside. “Quando gli studenti fuori sede scendono dal pullman, saranno in grado o meno di rispettare le distanze? Ma la situazione peggiore sarebbe se qualcuno restasse a terra e non potesse venire a scuola a causa della capienza massima nei mezzi pubblici, che non deve superare l’80%”.

Percorsi obbligatori nei corridoi dell’Istituto “Othoca” – Foto Franco Frongia

Per gli studenti con disabilità, all’Istituto tecnico di Oristano al momento non si prevedono situazioni di difficile gestione: “Non abbiamo per ora classi con ragazzi che abbiano bisogno di lavorare a stretto contatto con l’insegnante di sostegno”, spiega sempre il preside. “Ma anche in quel caso saremo preparati: fra l’altro, si potrebbero usare anche le visiere protettive che abbiamo realizzato i mesi scorsi con le nostre stampanti 3D”.

“Siamo tutti chiamati, io per primo, a un atto di grande responsabilità”, conclude il preside Franco Frongia. “Ma invito tutti gli studenti a vedere queste nuove norme di sicurezza come un’importante risorsa per il bene e la salute propria e dei loro cari”.

Mercoledì, 9 settembre 2020

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome