La denuncia di un padre: “I nostri figli trattati come animali”

Immagine degli studenti accalcati nella stazione dell'Arst e tanti senza mascherina

Studenti ammassati all’Arst di Oristano – Foto condivisa su Facebook da Paolo Congiu

“I nostri figli trattati come animali”: è la frase che accompagna una foto, scattata oggi da una studentessa di Bonarcado e ricondivisa sui propri social da Paolo Congiu, padre di giovani studenti, che denuncia in quali condizioni, ogni giorno, da quando sono iniziate le lezioni alle superiori, gli studenti pendolari siano costretti a viaggiare e ad aspettare alla stazione centrale dell’Arst in via Cagliari a Oristano, il pullman per tornare a casa.

“Cosa dobbiamo fare per difendere la loro salute e quella delle famiglie?”, si domanda Paolo Congiu, “Ma è possibile sopportare ancora tutto questo?”.

Una situazione che, per ora, Paolo Congiu ha risolto così: “Porto i miei figli in macchina. Non posso farli viaggiare in quelle condizioni”.

Una soluzione, chiaramente, non valida per tutti e che dipende delle esigenze, disponibilità di mezzi privati e orari di lavoro dei genitori degli studenti pendolari.

Purtroppo l’immagine mostra a Oristano gli studenti accalcati sotto la pensilina della stazione centrale dell’Arst senza alcun tipo di distanziamento e violando ogni norma di sicurezza anti-Covid prevista. Alcuni di loro la mascherina non la indossano proprio.

Lunedì, 28 settembre 2020

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