Fare cultura a Oristano, le idee di Giampaolo Mele e i progetti dell’Istar

Domani nuovo appuntamento con le conferenze in streaming del Centro servizi culturali

Giampaolo Mele

Tornano i live streaming curati dal Centro Servizi Culturali Unla di Oristano. Dopo la pausa estiva, il primo appuntamento in programma è per domani, martedì 22 settembre, alle 17.30. Ospite dell’incontro su “Fare cultura ad Oristano” sarà Giampaolo Mele, direttore scientifico dell’ISTAR – l’Istituto storico arborense.

Per poter seguire la conferenza sarà necessario collegarsi al canale YouTube CSC-UNLA Oristano e selezionare il riquadro con la diretta. Sarà possibile seguirla anche dalla pagina Facebook del Centro.

ISTAR – L’Istituto storico arborense per la ricerca e la documentazione sul Giudicato d’Arborea e il Marchesato di Oristano (prima istituzione fondata in Sardegna e tra le primissime in Italia, per lo studio scientifico e l’alta divulgazione della storia locale, nella fattispecie del Giudicato d’Arborea) è stato costituito il 20 novembre 1995, con voto unanime del Consiglio comunale di Oristano.

Lo scopo dell’istituto è quello di promuovere e realizzare studi, ricerche, pubblicazioni scientifiche (soprattutto in forma di collane e d’iniziative editoriali periodiche), convegni, seminari, mostre, conferenze, borse di studio, divulgazione presso tutte le scuole di ogni ordine e grado, corsi di aggiornamento e formazione per docenti, ed ogni altra attività con l’intendimento di contribuire in maniera sistematica alla conoscenza della civiltà arborense, considerata nei suoi molteplici aspetti storici, politici, sociali, istituzionali, economici, culturali.

Giampaolo Mele. Laureato in Lettere nel 1984 all’Università di Cagliari, ha svolto conferenze, corsi e lezioni in diverse università e centri di ricerca, tra cui Cátedra Goya – Institución Fernando el Católico, C.S.I.C. Zaragoza; Universitad de Zaragoza; Fundaciò Jaume II – València; Universitat de Girona. Ha pubblicato 5 volumi, curato diverse miscellanee, e un’ottantina di saggi su musica e liturgia dall’alto medioevo al secolo XVII, basati su ricerche interdisciplinari sui codici liturgico-musicali, con particolare interesse per quelli innografici, e sulle fonti storiche d’archivio in Italia e all’estero, soprattutto della penisola iberica (Barcellona, Madrid, Siviglia, Saragozza, Girona, Valencia, Palma de Mallorca, Lisbona, Coimbra, tramite borse di studio e finanziamenti C.N.R., C.S.I.C. e I.N.I.C.).

Dal 1° novembre 2000 è docente associato in servizio all’Università di Sassari. Attualmente – al Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari – insegna Storia della Musica, Storia della Musica Medioevale e Rinascimentale, Storia della Musica in Sardegna (Musicologia e Storia della Musica, L-ART0/7). Nella Facoltà di Lettere della Università di Sassari, oltre alle materie storico-musicologiche ha insegnato Paleografia Musicale (dal 1999 al 2001) e Paleografia Latina (dal 2002 al 2010).

È stato componente del Consejo editorial di «Goldberg. Revista de Música Antigua» (Pamplona, anni 2005-2010), stampata in 3 lingue (spagnolo, inglese, francese). Fa parte della redazione della rivista musicologica «Nasserre» (Saragozza; Institución Fernando El Católico / Exma. Diputación de Zaragoza). Ha partecipato a diecine di Congressi scientifici internazionali e nazionali di argomento musicologico e storico-liturgico. È docente invitato dal 1994 di Storia della Liturgia e della Agiografia in Sardegna presso la Pontificia Facoltà teologica della Sardegna. I suoi studi hanno ricevuto diversi apprezzamenti accademici internazionali.

Dal 1996 è direttore scientifico dell’ISTAR. Nel 2016 ha promosso, col sostegno del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, la partecipazione dell’Università di Sassari alla formazione della Rete Universitaria per l’Educazione Musicale.

Nel 2014 ha fondato “Music_us”, Laboratorio di Musicologia dell’Università di Sassari di cui è responsabile. Esperto-musicologo (innologo) dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI (Roma, Conferenza Episcopale Italiana) per la revisione della Liturgia delle Ore, ai fini di una nuova “Editio typica” in traduzione italiana del Breviario promulgato da papa Paolo VI.

Giornalista pubblicista, ha collaborato inoltre con diverse testate, soprattutto nelle pagine della Cultura, e come editorialista dell’Unione Sarda.

Lunedì, 21 settembre 2020

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