La questione delle alghe presenti sul litorale di Torre Grande che potrebbero aver avvelenato alcuni cani aspetta ancora risposte chiare. C’è notizia di alcuni casi simili avvenuti l’anno scorso, ma non è facile capire se si tratta dello stesso tipo di intossicazione che di recente è stato fatale a Marley, una cucciola di sei mesi.
“Nel 2019 si sono registrati dei casi simili di intossicazione”, conferma Salvatore Marongiu, veterinario della clinica Marongiu di Oristano, “tre o quattro. Alcuni cani hanno risposto bene alle terapie e sono sopravvissuti, altri invece non ce l’hanno fatta. Nonostante ciò, la casistica degli episodi che abbiamo registrato è talmente bassa, e con esiti differenti, che non si può certo confermare con sicurezza l’ipotesi della presenza di un’alga nociva per gli animali nel litorale di Oristano”.
“Attendiamo ora gli esami tossicologici fatti sulla cagnolina Marley da parte dell’Istituto zooprofilattico”, prosegue Salvatore Marongiu. “Ci vorrà una ventina di giorni, se non di più, sono procedure lunghe. Invitiamo dunque i proprietari di cani alla prudenza, ma anche ad evitare inutili allarmismi. Al momento non si può parlare di episodi di avvelenamento dovuti a una stessa alga. Nulla ci dice che, per i casi precedenti, non possa essersi trattato di altro materiale tossico presente sulla spiaggia”.
Lo stesso invito alla prudenza arriva anche dalla clinica veterinaria DueMari di Oristano. “Se è vero che ci sono stati dei casi simili”, spiega Paolo Briguglio, direttore sanitario della clinica “è fondamentale evitare ogni allarmismo. Sono in corso delle analisi, sia all’Università di Sassari che all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna. La presenza di alghe nocive sui litorali – non solo a Torre Grande ma anche sulla spiaggia di Abarossa e nella pineta di Arborea – è solo un’ipotesi, che per ora non ha assolutamente alcun riscontro con dati oggettivi”.
Nessun caso registrato di avvelenamento o intossicazione da alghe è stato invece registrato nella clinica veterinaria della dottoressa Lutzu e del dottor Carta, in via Carducci. “Alcuni proprietari ci hanno raccontato di esser venuti a conoscenza di queste vicende”, spiegano i veterinari, “ma a noi finora non è mai capitato di avere in degenza animali con un sospetto di intossicazione causata da quest’alga”.
Martedì, 22 settembre 2020
Essendo proprietaria di un cane mi reco spesso nelle pinete e nelle spiagge del golfo e mi piacerebbe saperne di più per capire se i cani corrono rischi ed eventualmente anche le persone… Spero di non dover leggere commenti da parte di chi non avendo di meglio da fare coglie occasione per fomentare odio per i cani… Di certo non sono loro che sporcano in spiaggia ma le persone che abbandonano rifiuti di ogni genere… Se poi c’è qualche bisognino in spiaggia prendetevela con i padroni maleducati… in fondo quello che sbaglia è sempre l’uomo!
“Se poi c’è qualche bisognino in spiaggia non fa niente”. Complimenti!
Sicuramente è meno peggio delle bottiglie le lattine le cicche le tv e quant’altro la gente ritiene di dover buttare in spiaggia… Non ho detto che va bene, io personalmente raccolgo tutto, ma ho detto che la colpa è dell’uomo non del cane! Almeno leggere bene prima di parlare… Siete tutti così occupati a criticare i cani che non vi rendete conto che l’alga nociva può essere pericolosa anche per l’uomo
” io personalmente raccolgo tutto”.
Ecco brava, inizi a raccogliere la cacchina dei suoi cani!
In attesa che vengano effettuate tutte le analisi, non si può aspettare che nel frattempo altri cani rischino di morire. La cittadinanza ed i turisti devono essere informati che ci sono rischi e che è necessario prestare la massima attenzione. Nessuna informazione del genere purtroppo è presente nella cartellonistica della spiaggia per cani di Torre Grande.