Non si è chiusa con un documento la riunione congiunta delle prima e della settima commissione consiliare al Comune di Oristano, che hanno discusso stamattina sul passaggio della gestione del servizio parcheggi a pagamento alla società in house Oristano Servizi, come richiesto da alcune mozioni.
“È questione di giorni”, ha commentato Davide Tatti, presidente della Commissione personale, trasporti e viabilità, artigianato e industria. “Ci siamo dati tempo per stabilire non tanto i criteri, quanto la fattibilità di ciò che si sta proponendo”.
“Siamo, però, concordi nel ritenere che trasferire il servizio alla partecipata del Comune sia una opportunità di risparmio”, ha aggiunto Tatti. “Inoltre, se sarà fattibile, ci saranno professionalità interscambiabili per garantire una crescita anche a Oristano Servizi. Per esempio nel cantiere, che soffre di carenze da molto tempo”.
“Abbiamo concordato anche sulla necessità di una scadenza a breve”, prosegue il presidente della settima Commissione consiliare. “Anche se, nel caso dovesse emergere la volontà del Consiglio, i tempi minimi sarebbero comunque di 6 mesi, nel rispetto delle norme anticorruzione”.
Dal dibattito sono emerse anche delle criticità: “Uno dei problemi potrebbe essere la creazione ex novo delle professionalità da impiegare per il servizio”, ha commentato Tatti. “Un’altra perplessità riguarda il fatto che le attuali società che gestiscono il servizio hanno utili d’azienda, mentre la Oristano Servizi sta cercando di risanare situazioni compromesse”.
“A giorni, comunque, si arriverà a una sintesi”, assicura Davide Tatti.
Ne aspetteranno solo una decina i consiglieri di minoranza che per primi avevano presentato la mozione per chiedere il trasferimento del servizio, seguiti poi dal consigliere di maggioranza, Antonio Iatalese.
“Se entro 10 giorni non ci sarà il documento condiviso, ci vedremo costretti a valutare il da farsi, come minoranza”, ha commentato Francesco Federico, che con il collega Efisio Sanna ha evidenziato, durante la riunione, la mancanza di un indirizzo politico.
“Anche il segretario Mele, audito in commissione “, ha aggiunto Federico, “ha sostenuto che i tempi devono essere brevi, entro la fine di luglio”.
“L’appalto scade alla fine dell’anno”, conclude Federico, “dobbiamo arrivare a una decisione presto, per non dover dire una volta deciso che è troppo tardi”.
Mercoledì, 8 luglio 2020