Hanno persino riadattato la frase attribuita a Mao “Colpirne uno per educarne cento”, trasformandola in “punirne mille per educarne dieci”. I consiglieri comunali oristanesi di minoranza Andrea Riccio, Monica Masia, Efisio Sanna, Patrizia Cadau, Francesco Federico, Maria Obinu, Anna Maria Uras, Luigi Mureddu, Marina Canoppia, Mauro Licandro, Danilo Atzeni contestano la chiusura di piazza Duomo da parte dell’Arcidiocesi, dalle 20 in poi, dopo l’ennesimo abbandono dei rifiuti da parte dei giovani che sono soliti trascorrere nella piazza i loro sabato notte.
Con un ordine del giorno, i consiglieri si uniscono “al sindaco e alla Giunta nella ricerca della migliore soluzione per venire incontro alle necessità dei cittadini oristanesi, dei cittadini sardi, dei turisti, ed in particolarissimo modo dei nostri giovani”:
“Il problema non è stato affatto risolto, ma solo spostato e frammentato, e molto probabilmente, accresciuto: la vigilanza sugli eventuali comportamenti illeciti dei ragazzi sarà molto più complicata”, accusano i consiglieri di minoranza, sostenendo che la chiusura di piazza Cattedrale “costringerà i giovani a recarsi chissà dove, comunque in luoghi meno centrali, poco illuminati, prevedibilmente non dotati dei necessari cassonetti e cestini per i rifiuti e tanto meno dei servizi igienici”.
Questi luoghi, denunciano ancora i consiglieri comunali di minoranza “renderanno più difficile l’aggregazione ed ancora più difficile la sana aggregazione. La situazione si prefigura in peggioramento”.
“Oristano respinge i ragazzi, per colpa di pochissimi respinge tutti”, accusano i consiglieri, facendo riferimento alla limitazione all’accesso sulla piazza indistintamente per qualsiasi altro cittadino e per i turisti.
“Educati o meno, civili o meno, corretti o meno”, sottolineano i consiglieri, “a tutti è stato sbarrato l’accesso alla loro piazza preferita, una piazza bella, storica, ampia, illuminata, centrale e ricca di verde. Una piazza ideale”.
“Si nega quindi a tutti la più bella piazza della città a causa del comportamento riprovevole di pochissimi”, evidenziano ancora i consiglieri di opposizione, “ma che comunque non avevano a disposizione i più banali strumenti per essere messi in condizione di tenere un comportamento corretto: cassonetti, cestini e servizi igienici”.
“Non è questo il metodo migliore per insegnare ai giovani l’educazione”, concludono i consiglieri, “considerato che anche chi è corretto, e sono la stragrande maggioranza, viene comunque severamente punito, privato dello spazio di aggregazione prediletto”.
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Venerdì, 10 luglio 2020
Ma dove cavolo vivono questi. Non sono stati messi a disposizione sufficienti cestini e cassonetti o servizi igienici. Ma stiamo scherzando? Chiunque giri alle 2 di notte o nelle zone in cui i pochi bar presenti sono chiusi la domenica ed ha necessità di andare in bagno è giustificato a farla in strada? Se mangio qualcosa e non ho un cestino a portata di mano sono giustificato a buttare tutto in strada? E poi dite che ora è più difficile controllarli però da mesi che si riuniscono lì a far casino nessuno è mai passato a sanzionare? Di notte abbiamo 112, 113, 117 in giro e nessuno passa sapendo bene cosa succede? Ma facciamola finita a giustificare sempre e comunque certi comportamenti. Si può stare insieme senza per forza doversi ubriacare o altro. Sono pochi dite? Allora i tanti tirino fuori gli attributi e li allontanino o anche questo non è fattibile? Per quello che riguarda i turisti non mi è mai sembrato di vedere afflussi la notte.
Cari consiglieri, perché questi ragazzini non ve li portate nella piazza di casa vostra?