Apre il cantiere di via Lepanto a Oristano. I lavori cominciano e il tanto contestato progetto di “housing sociale” si farà.
È prevista la realizzazione di un palazzo con 45 unità abitative, con un’area di sosta di fianco a quella esistente, di proprietà del Comune.
Il progetto da subito ha destato non poche polemiche tra gli abitanti della zona, preoccupati per l’eccessivo carico di residenti e per le conseguenze sull’aumento del traffico e sulla vivibilità.
Lo scorso settembre, il Comune aveva comunque firmato la concessione edilizia alla società Torre Sgr, che a sua volta aveva già affidato i lavori a un’impresa.
Per quanto riguarda il problema dei parcheggi, l’area di sosta prevista dal progetto sarà gestita dal Comune di Oristano e diventerà un parcheggio pubblico: in sostanza un ampliamento di quello già presente nella via.
Il comitato civico di via Lepanto si era mostrato fortemente contrario all’iniziativa, lanciando ripetuti appelli ai consiglieri comunali e dichiarando che l’amministrazione – approvando questo progetto – avrebbe fatto “scempio della vivibilità di un pezzo importante di Oristano come via Lepanto, utilizzando l’etichetta di ‘housing sociale’ per una operazione edilizia che si fa gioco del principio di interesse pubblico”.
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Giovedì, 9 luglio 2020
Lasciamo perdere il presunto “scempio” … peggio di com’è già ridotto il quartiere non si può. Caso mai, evidenzierei il continuo consumo di terreno. Consumo che si potrebbe in parte risparmiare, costruendo in altezza e lasciando più spazio a giardini, piazze e parcheggi. Ma qui si ha paura di salire in altezza. Ma perché? A chi disturbano 30/40/50/60 o più metri di altezza a così grande distanza dalla torre di piazza Roma? (Torre che, tra l’altro, è già stata oltraggiata dal SO.TI.CO.)