Artisti sardi nelle piazze di Oristano. Il Comune li aiuti e sostenga la cultura, salvando la nostra identità

Mozione presentata dai consiglieri della minoranza. Primo firmatario Andrea Riccio

Più spettacoli in piazza con artisti sardi. Il comune di Oristano deve sostenere in tutte le sue forme la cultura sarda e aiutare una categoria di lavoratori come quella appartenente al mondo dello spettacolo che è stata duramente colpita dagli effetti negativi economici causati dalla pandemia. Senza cultura non c’è crescita civile e sociale del territorio. La promozione di quest’ultima deve esser quindi uno degli obiettivi principali di un’amministrazione comunale.

Da qui parte la proposta al centro della mozione presentata dai consiglieri comunali di minoranza all’attenzione del consiglio comunale di Oristano, di cui primo firmatario è Andrea Riccio, insieme a Monica Masia, Patrizia Cadau, Maria Obinu, Francesco Federico ed Efisio Sanna.

“E’ compito dell’amministrazione comunale”, dichiarano infatti i consiglieri comunali, “favorire la crescita civile e sociale del territorio, promuovere e valorizzare la cultura in tutte le sue espressioni e in tutte quelle iniziative che contribuiscono allo sviluppo della comunità, delle istituzioni e delle associazioni democratiche”.

Andrea Riccio

Sono tanti i musicisti, gli attori, i cineasti, gli scrittori e i poeti, pittori, scultori, e videomaker che ad oggi, si ritrovano senza prospettiva di lavoro per questi e per molti mesi a venire. Loro e tutte quelle persone che supportano le loro rappresentazioni, spettacoli, mostre, pubblicazioni, set e così via.

“Ritenuto che la cultura, e gli uomini e le donne che la incarnano e la interpretano”, dichiarano sempre i consiglieri, “è la radice da cui tutti nasciamo; qui, ora, nell’isola di Sardegna, tale radice ci rende prima di tutto sardi ed è per questo ha senso parlare di cultura sarda e dei sardi”.

E come tale ciò che i consiglieri comunali di minoranza chiedono all’amministrazione comunale di Oristano di impegnarsi non solo ad animare le feste e le piazze della città in questo anno pandemico con artisti ed esponenti della cultura di Sardegna, ma di aiutarli allo stesso tempo saldando il debito collettivo che “insieme abbiamo verso chi ci permette di essere ciò che siamo”.

“Nell’estate del Covid-19”, concludono i consiglieri, “basterà una singola nota, un singolo verso, per ricordarci che senza cultura perdiamo la
nostra identità”.

Sabato, 13 giugno 2020

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