Studiare, un modo per “evadere”. La lettera dal carcere degli studenti del Cpia di Oristano

Immagine d’archivio

Anche al Centro Provinciale di Istruzione per Adulti adulti di Oristano – il Cpia 4 – nonostante l’emergenza coronavirus, la didattica non si ferma e prosegue a distanza.

Nei giorni scorsi alcuni docenti, grazia alla collaborazione con la direzione e l’area educativa, hanno raggiunto anche i propri alunni reclusi nel carcere di Massama. Da parte loro hanno ricevuto una lettera di ringraziamento, il cui contenuto è stato reso pubblico dalla dirigente scolastica Carmensita Feltrin (che ha voluto ricambiare i ringraziamenti) e che pubblichiamo integralmente.

Cari Professori,
siamo i vostri alunni del carcere di Massama.
Crediamo che non sia solito che gli alunni ringrazino gli insegnanti per aver dato loro dei compiti da fare ma, come ben sapete, per noi studiare è un modo di “evadere” perché ci tiene impegnati e ci distrae da ciò che accade fuori da queste mura.
Pertanto vi ringraziamo, vi ringraziamo di vero cuore per non averci lasciato soli.
Ovviamente non vediamo l’ora di riprendere a studiare direttamente con voi, perché noi quelle due ore vissute tra i banchi di scuola e con voi come insegnanti, ci migliora.
Noi, qui, non abbiamo l’esatta percezione di ciò che accade fuori, sappiamo che il Coronavirus sta infettando e uccidendo moltissime persone e questo ci rattrista molto. Ci fa stare in ansia per i nostri cari e non solo. Siamo in ansia anche per voi e per le vostre rispettive famiglia perché vivete a contatto con il mondo esterno. Vi preghiamo di stare molto attenti!
Noi, come molti altri studenti, abbiamo bisogno di persone come voi.
Venire ad insegnare in posti come questo non è cosa facile e non è da tutti saper interagire con una classe di detenuti come la nostra. Voi non solo ci siete riusciti, ma ci avete portato al punto di non vedere l’ora di ritornare tra i banchi di scuola.
È l’unico modo che abbiamo per ripagarvi è studiare: questo lo facciamo con dedizione. Vi lasciamo con un arrivederci a presto, anzi prestissimo.
Rispettate le restrizioni: sappiamo che è molto dura rimanere chiusi a casa senza poter uscire (noi ne sappiamo qualcosa), ma è la cosa giusta da fare.
Grazie di cuore.
I “vostri migliori alunni”.
Tutto andrà bene!

Mercoledì, 29 aprile 2020

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