Una scelta imprenditoriale vincente, ecosostenibile e di sviluppo per il turismo locale. Si può sintetizzare così l’idea, diventata un’attività, del giovane oristanese Roberto Pigato, 32 anni, che adesso sogna di realizzare una struttura ricettiva su misura di ciclista.
Roberto Pigato gestisce “Bike Or”, un’azienda giovanissima, nata nel 2012, nell’ambito di un progetto incentrato sullo sviluppo del turismo locale, finalizzata al noleggio di biciclette ed escursioni guidate non solo nel territorio di Oristano ma anche nel resto della Sardegna.
“Ho sempre pensato che il nostro territorio abbia delle grandi possibilità di sviluppo, in termini di turismo”, dichiara Roberto Pigato, “Bisogna solo cercare di individuare il potenziale su cui “scommettere” e capire come dargli il giusto spazio e valore. E così ho fatto con la mia attività”.
Una volta finiti gli studi universitari, davanti al giovane oristanese si prospettavano due strade. “Dopo la laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici all’Università di Oristano”, racconta Roberto Pigato, “ero indeciso se proseguire gli studi con un master fuori dall’Italia o, in alternativa, scommettere sulla mia città e creare qualcosa da zero”.
“Non è stato facile fare impresa a Oristano, all’epoca avevo solo 23 anni e nessuna esperienza”, prosegue sempre Roberto, “Non avevo ben chiara all’inizio quale fosse la mia idea di attività imprenditoriale da proporre al territorio, ma sicuramente avrei voluto fare qualcosa in ambito turistico. Da lì, dopo alcune ricerche ho notato che in Italia, ma anche all’estero, il cicloturismo si stava sempre più diffondendo e in effetti era una cosa che qui mancava”.
La bici diventa quindi per Roberto Pigato una scelta imprenditoriale a tutti gli effetti, che racconta: “Da lì ho scelto di partecipare a un primo bando di carattere regionale ed europeo, che prevedeva un finanziamento di 50 mila euro. Il secondo bando a cui ho partecipato poi era legato alla concessione del suolo pubblico, dove collocare dunque la mia impresa; mentre il terzo e ultimo bando,quello sul microcredito concesso per le giovani imprese sarde, mi ha poi permesso di ampliare e migliorare la mia attività”.
“Inizialmente, avevo solo 35 bici”, spiega Roberto Pigato, “adesso il parco bici di BikeOr ne conta un’ottantina, tra mountain bike professionali, tandem, bici da bimbo e bici da cicloturismo”.
Oltre alla struttura fisica, un chioschetto in legno, e le bici a disposizione, Roberto Pigato ha investito molto anche sulla sua personale formazione: “Nel 2015 ho seguito un corso sulla meccanica della bici, che mi permette oggi di svolgere riparazioni e modifiche nelle bici dei clienti. A seguire, ho preso il patentino come guida turistica e ciclo turistica e sono diventato istruttore della FederCiclismo (sia fuori strada che in strada)”.
Ora l’attività di Roberto Pigato, rappresenta un punto di riferimento per tanti turisti, ma anche per i residenti e appassionati della bici. “La maggior parte dei miei clienti è straniera, per lo più tedeschi”, dichiara Roberto Pigato, “Collaboro con diverse strutture ricettive sarde. Ho creato rete anche al di fuori della nostra zona, offrendo il trasporto in loco delle mie bici nei vari hotel e alberghi in base a quanti turisti ne fanno richiesta. Questo grazie a un sito di booking”.
“L’aspetto più interessante e di crescita nel mio lavoro”, spiega sempre Roberto Pigato, “è il confronto e lo scambio di culture con i turisti che si rivolgono a me. Lavorare in questo settore è stimolante e cerco sempre di offrire qualcosa di diverso”.
Per questo motivo, un altro progetto portato avanti da Roberto Pigato, è stato quello di costituire l’associazione BikeOr Team Asd che annovera tra i soci iscritti tutti gli atleti ma anche amatori della bici o che svolgono attività di ciclismo in Sardegna.
Per quanto riguarda il futuro invece, Roberto Pigato, ha le idee ben chiare: ” Tra i progetti futuri mi piacerebbe realizzare una struttura ricettiva su misura di ciclista, un progetto un po’ di nicchia è vero ma sempre per incrementare lo sviluppo del ciclo turismo”, dichiara Pigato. “Mi sarebbe piaciuto proporre anche il bike sharing nel centro storico”, spiega sempre il giovane imprenditore, “purtroppo risulta poco appetibile per Oristano che ha un centro troppo piccolo e raggiungibile a piedi in ogni punto”.
Sicuramente, tra gli obiettivi che si pone Roberto Pigato, c’è la volontà di sviluppare sempre di più il ciclo turismo, una forma turistica etica e sostenibile, come la descrive lui, e perché no affrontare alcune criticità che il territorio locale presenta: “Finora tutti i turisti che sono passati di qua, sono rimasti estasiati dal nostro territorio”, dichiara Pigato, “l’unico neo negativo, è la loro denuncia sulle infrastrutture, si lamentano giustamente delle poche piste ciclabili presenti, soprattutto, per raggiungere le località di San Giovanni, Is Arutas, Mari Ermi. E’ penalizzante tutto questo e non nego che ogni tanto rende difficile lo svolgimento della mia attività”.
“E’ importante vedere e analizzare le criticità”, conclude Roberto Pigato, “Ho imparato, durante i miei studi, prendendo spunto da una frase di un noto economista, di non dovermi mai innamorare della mia attività imprenditoriale, perché sennò poi non si riesce a vedere i lati negativi”.
Poi ci sono sempre i lati positivi, e aneddoti divertenti: “Uno dei ricordi più divertenti che ho del mio lavoro è stato l’anno scorso”, ricorda Roberto Pigato, “Una festa a sorpresa per un addio al nubilato: le amiche della sposa hanno preso le mie bici e accompagnato la sposa per le vie del centro di Oristano con barattoli, palloncini. Anche questa è BikeOr”.
Lunedì, 3 febbraio 2020