In viaggio per l’Africa: a Oristano fa tappa il cinema migrante

A seguire dibattito e incontro con il regista Jo Gaye Ramaka

La quinta edizione di “Walyaan cinema migrante”, fa tappa a Oristano. L’evento, a cura dell’Associazione Sunugaal e finanziato dalla Regione Sardegna, si terrà lunedì 17 febbraio alle 17, al Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.

Verranno proiettati i corti Plan Jaxaay e Baaw-Naan (rites de pluie), di Jo Gaye Ramaka, del Senegal. Seguirà il dibattito con il regista. Dialogheranno con lui il direttore del Centro Servizi Culturali Marcello Marras e Kilap Gueye.

Jo Gaye Ramaka nato il 9 novembre 1952 a Saint Louis in Senegal, è un regista e antropologo visuale. Ha vinto numerosi premi in Europa e Stati Uniti e lavora come produttore e distributore di film coraggiosi e innovativi (è co-produttore della serie Africa dreaming e di Demain je brûle di Mohamed Ben Smaïl, e distributore di Jom di Ababacar Samb Makharam e di Mossane di Safi Faye).

Nel 1990 ha creato una casa di produzione in Francia Les Ateliers del’Arche e in seguito ha creato la prima sala per la produzione digitale. Ha scritto numerose sceneggiature. Il suo film Karmen Gey è stato premiato come miglior film al Pan-African Film Festival del 2002 a Los Angeles. Il suo terzo lungometraggio Et si Latif avait raison! Vince il premio come miglior film documentario al festival Vues D’Afrique di Montreal. La sua mobilitazione nella lotta per la libertà di espressione lo ha portato a creare “The Audiovisual Observatory on Libertés” e insieme a Abdoulaye Diallo( regista Burkinabé) I Coordinamento Africano Audiovisivo per la democrazia (CAAD) nel 2006. In questo contest realizza il suo cortometraggio Plan Jaxaay, sulle inondazioni nei quartieri della periferia di Dakar. Nel 2009 realizza il lungometraggio It’s My Man. Attualmente lavora e risiede a New Orleans, in Louisiana.

La locandina

Venerdì, 14 febbraio 2020

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