A Oristano si parlerà del rapporto tra la musica e gli stati di coscienza modificati. “Sguardi Sonori” è infatti il titolo del ciclo di seminari audiovisivi organizzati dal Centro Servizi Culturali Unla di Oristano e curati da Marco Lutzu, etnomusicologo dell’Università di Cagliari.
Tre gli appuntamenti in programma con cadenza settimanale e ingresso libero, che si svolgeranno ogni martedì alle 18 nella sala polivalente dell’Unla.
Si inizierà domani, martedì 21 gennaio con “Il tarantismo salentino”; seguirà martedì 28 gennaio con “L’àrgia sarda”; ed infine martedì 4 febbraio con “La santería cubana”, e la proiezione di materiali di ricerca inediti a cura dell’etnomusicologo Marco Lutzu.
L’edizione 2020 avrà come oggetto la complessa relazione tra musica e stati modificati di coscienza. Attraverso la visione critica di materiali audiovisivi e l’ascolto guidato di documenti sonori, l’obiettivo dei seminari è quello di offrire uno spaccato su diversi contesti culturali nei quali la musica e la danza venivano (o in alcuni casi vengono ancora oggi) utilizzati come elementi rituali per la catarsi dalla possessione o, al contrario, come stimolo per favorire il raggiungimento della trance.
![](https://www.oristanonoi.it/wp-content/uploads/2020/01/Unla-sguardi-sonori-723x1024.jpg)
Lunedì, 20 gennaio 2020