Ivo Serafino Fenu lascia la sua Pinacoteca: il racconto di sette anni

Congedo con un augurio: "Che Oristano possa restare nel circuito dell'arte contemporanea sarda"

Lunedì mattina, dopo sette anni di mandato, Ivo Serafino Fenu, il curatore della Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” di Oristano, ha smantellato e chiuso la sua ultima mostra “Aldo Contini 1959/2009, le alchimie della ragione”, da lui allestita.

Lo scorso 31 dicembre è infatti scaduto il mandato per il curatore Fenu che ha operato in tutti questi anni, proponendo eventi culturali di una certa importanza e aprendo, per la prima volta, la città all’arte contemporanea integrandola, in maniera innovativa, alla tradizione artistica locale.

“Si chiude così un ciclo per me”, dichiara Ivo Serafino Fenu, “Mi è stato anche proposto dall’amministrazione comunale una proroga di tre mesi ma non ho accettato. Lo ritengo inutile anche perché in così poco tempo non avrei potuto fare granché. Per me è un’esperienza chiusa, ora è giusto cambiare anche per il futuro della Pinacoteca stessa, e vedere quale direzione prenderà adesso con scelte differenti dalle mie”.

Un lavoro, quello svolto da Ivo Serafino Fenu, durante questi anni, che si è dovuto spesso scontrare con una penuria di fondi dedicati alla Pinacoteca: “Non è stato facile lavorare in queste condizioni. Negli ultimi anni il Comune ha tagliato del cinquanta per cento le risorse destinate alle mostre temporanee, e in generale alla Pinacoteca, che necessita di lavori”.

Oltre a una difficoltà organizzativa, anche da un punto di vista strutturale l’edificio presenta dei limiti: “Per quanto sia uno spazio suggestivo”, spiega Ivo Serafino Fenu, “piaciuto a tutti gli artisti, collezionisti ed esperti nel settore che da fuori sono passati qui da noi, c’è comunque da ammettere che la Pinacoteca presenta dei grossi limiti, a partire dallo spazio ridotto, alla poca illuminazione, alla risalita capillare dell’umidità che compromette la giusta conservazione delle opere, fino al pavimento che si sgretola. Senza tener conto del fatto che essendo un’edificio storico bisogna comunque rispettare, giustamente, tutta una serie di indicazioni e regole per non comprometterne l’aspetto originario”.

Ivo Serafino Fenu ha iniziato il suo mandato nel 2012: ad affidargli l’incarico, il commissario Antonello Ghiani. Dopo due anni, Fenu ha vinto il concorso indetto dalla Giunta comunale, guidata dall’allora primo cittadino, Guido Tendas, presentando una serie di opere da lui selezionate.

Durante questi sette anni, nella Pinacoteca di via Sant’Antonio, sono state allestite numerose mostre d’arte contemporanea, alcune di grande pregio e interesse artistico. Mostre che spesso conciliavano con quelle permanenti degli artisti locali e sardi, dalla collezione della famiglia Delogu – Sanna, a quella di Ballero, Carmelo Floris e tutti quegli artisti sardi della prima metà del Novecento. “L’obiettivo che mi sono sempre posto”, dichiara Fenu, “era quello di organizzare almeno quattro eventi all’anno, e molto spesso capitava anche di realizzarne in più”. “Negli ultimi due anni però”, spiega sempre Fenu, “ho dimezzato gli eventi vista la mancanza di fondi. Ma nonostante le ristrette economiche e tutte le difficoltà conseguenti, l’attività è stata garantita. Quest’anno, ad esempio, è saltata la mostra che solitamente allestivo in tema con Dromos. Ho portato però la mostra dedicata ad Aldo Contini, “rubandola” a Sassari, città natale dell’artista; la mostra “Sancta Sanctorum. L’Arte, lo Spirito, la Carne”, dell’artista Ettore Aldo Del Vigo e quella di “Luciano Secci, la giostra della memoria”. Mentre, nel periodo dove non avevo modo di allestire qualcosa, ho dato spazio al concorso “Emozioni di Sartiglia”.

Molte delle opere allestite dal curatore Ivo Serafino Fenu, durante il suo mandato, hanno avuto anche una certa rilevanza al di fuori della città e della Sardegna, come la mostra Novecento, un progetto artistico di “Nero Project – Antonello Fresu” a cura di Giannella Demuro e di Ivo Serafino Fenu, realizzato in collaborazione con il PAV – Progetto Arti Visive dell’Associazione culturale Time in Jazz. “La mostra”, spiega Fenu, “presentava un progetto inedito: opere di grande formato, diorami, libri, pop-up e installazioni a tema dei grandi conflitti del secolo appena passato. Una mostra che ha attirato l’attenzione di tutta Italia, ospitata anche dalla Fondazione Campo Fossoli, nel modenese”.

Sembrerebbe quindi, visti i risultati e la visibilità raggiunti in questi anni, che per il futuro della Pinacoteca “Carlo Contini” ci sia ancora spazio per nuove prospettive.

“Oristano”, conclude Ivo Serafino Fenu, “presenta tutti i crismi per dimostrare quella centralità che non solo “geograficamente” ha, ci vuole solo una giusta politica. Da un punto di vista artistico, poi, abbiamo molto da offrire. Il mio augurio personale è che non venga interrotto questo percorso di centralità che consente alla città di essere inserita all’interno del dibattito dell’arte contemporanea sarda”.

La pinacoteca comunale “Carlo Contini”. La Pinacoteca si articola in una sezione dedicata alla collezione artistica di proprietà del Comune di Oristano e in un’altra dedicata allo svolgimento di mostre temporanee. Il nucleo più prestigioso di opere giunte al Comune è rappresento dal lascito di un privato cittadino, Giovanni Battista Sanna Delogu (Ghilarza 1895-1970), noto Titino, che, nel 1969, donò oltre cinquanta opere quale nucleo iniziale per l’istituzione di una Pinacoteca della pittura sarda. Si conservano poi opere di Giuseppe Biasi, di Antonio Ballero, di Felice Melis Marini, di Mario Delitala, di Pietro Antonio Manca, di Melkiorre Melis, di Carmelo Floris, di Stanis Dessy, di Giovanni Marras, di Foiso Fois, di Carlo Contini, di Dino Fantini, di Antonio Atza, di Ermanno Leinardi, di Antonio Corriga, di Maria Lai, in parte appartenenti alla Collezione Sanna Delogu, in parte pervenute tramite acquisizioni mirate da parte del Comune o frutto di altre donazioni. La sezione dedicata alle esposizioni temporanee ha ospitato vari artisti come: Stanis Dessy e Salvatore Garau, si segnalano, tra gli altri, Peter Belyi, Blue Noses, Oleg Kulik, Darren Almond, Robert Gligorov, Matteo Basilé, Li Wei, Zhang Huan, Ale De La Puente, Magdalena Campos-Pons, Carlos Garaicoa, Francis Naranjo, Franko B, Sandy Skoglund, Luigi y Luca, Entang Wiharso, Orlan, Wang Qingsong, Erwin Olaf, Susan Paulsen, Nobuyoshi Araki, Fx Harsono, Nan Goldin, Daniele Buetti, Yasumasa Morimura, Chiara Dynys, Marc Vincent Kalinka e Gregory Crewdson.

Di recente la Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano ha acquisito tre nuove tele donate dagli eredi di Contini e si sta preparando al cinquantesimo anniversario della morte del pittore oristanese con una mostra retrospettiva a lui dedicata, in programma per maggio.

Venerdì, 31 gennaio 2020

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