Febbre del Nilo: via le risaie a ridosso di Oristano. Diffida del Comitato “Sa Rodia”
29 Ottobre 2025
Chiesto l'intervento del sindaco e l'applicazione delle norme in materia di salute pubblica: "Pronti a rivolgerci al procuratore"

Oristano
Chiesto l’intervento del sindaco e l’applicazione delle norme in materia di salute pubblica
Eliminare o convertire le risaie vicine al centro abitato, utilizzando i terreni per altre colture, e disporre una distanza di almeno 500 metri di ogni impianto risicolo dalla città. È quanto chiede i cittadini del Comitato “Sa Rodia”, che stavolta ha inviato un esposto urgente e diffida formale a Comune, Regione, Asl 5 e alla Prefettura, annunciando di essere pronto a rivolgersi al procuratore della repubblica se non si agirà, per tutelare la salute dei residenti, minacciata dalla Febbre del Nilo portata dalle zanzare.
“Si richiede, ancora una volta, un intervento sanitario urgente ai sensi del R. D. 27 luglio 1934 numero 1265 (Testo unico delle leggi sanitarie), che prevedono, in particolare, il potere del Sindaco di emettere ordinanze contingibili e urgenti e impongono di agire con immediatezza quando sussiste un grave pericolo per l’incolumità pubblica”, si legge nel documento firmato per il Comitato da Luciano Cariccia.
“Si chiede formalmente e con urgenza di ordinare l’immediata eliminazione o la riconversione colturale delle risaie presenti all’interno o in prossimità del tessuto urbano di Oristano, riconoscendo la loro natura di pericolo igienico sanitario imminente e grave anche attraverso l’imposizione coattiva al proprietari, se necessario”, si legge ancora nella diffida. “Chiediamo di disporre, in via cautelativa e definitiva, una fascia di rispetto igienico sanitaria non inferiore a 500 metri tra ogni impianto risicolo nel perimetro dell’abitato; e chiedere l’immediato parere tecnico – sanitario e l’attivazione della Asl di Oristano, la quale è chiamata a confermare la pericolosità epidemiologica di tali coltivazioni in ambiente urbano”.
“La presente”, prosegue la nota del Comitato “Sa Rodia”, costituisce esposto urgente e formale diffida ad adottare misure immediate e non procrastinabili a tutela della salute pubblica, messa a repentaglio dalla drammatica diffusione della Febbre del Nilo occidentale (West Nil Disease ) nel territorio di Oristano e zone limitrofe e ad intervenire entro un termine massimo di 30 giorni dalla ricezione della presente”, conclude il Comitato. “Decorso tale termine, senza azioni concrete e risolutive, saremo costretti a sottoporre l’intera documentazione alla valutazione del signor procuratore della Repubblica per accertare eventuali profili di responsabilità per omissioni in atti d’ufficio e per l’inosservanza di provvedimenti dell’autorità. Si confida in un sollecito intervento in modo che non siano sempre i cittadini a pagare per le conseguenze della diffusione della “Febbre del Nilo””.
Mercoledì, 29 ottobre 2025
Lascia un commento
Commenti
Non è che la west nil non faccia paura, ma sicuramente lo spostamento delle risaie non risolve il problema. Innanzitutto è raro che la zanzara depositi all’ interno delle risaie, secondo lo spostamento non risolverebbe in quanto loro non fanno uno spostamento di 500m, in base al vento possono fare spostamenti anche di Km. La verità è che la provincia di Oristano è insignita come zona a rischio West nil dal lontano 2011. Purtroppo ci dobbiamo convivere ed imparare ad usare determinate accortezze nei confronti delle zanzare che sono il vettore degli uccelli migratori. Quindi a mio modesto parere la risaia a ridosso delle città non sono il vero problema. Grazie