L’incendio nel palazzo di Oristano: danni gravi. Ecco la cronaca e il racconto dei condomini
12 Agosto 2025
Momenti di paura ieri notte

Oristano
Momenti di paura ieri notte
[ di Elia Sanna ] La notte scorsa un incendio è divampato in un appartamento al terzo piano di via Carducci 24, a Oristano. Momenti di grande paura.
Lo stabile è stato sgomberato per alcune ore.
Le fiamme, poco prima delle 23, sono partite probabilmente dalla veranda, si sono propagate alla cucina e ad alcune stanze.
Il fumo acre ha invaso scale e appartamenti fino al settimo piano, annerendo la facciata e i balconi degli alloggi superiori, dove ugualmente sono risultati danneggiati infissi e apparati.
Hanno operato due squadre dei vigili del fuoco con diversi mezzi e con l’autoscala, sia dall’esterno che dall’interno. Hanno spento le fiamme e hanno dovuto smontare la porta d’ingresso dell’appartamento per accedere: i proprietari, il geometra Francesco Macrì, da anni in pensione, e la moglie Maria Speranza Muntoni, erano fuori città nel paese d’origine della donna. Con loro anche un figlio.
Un anziano invalido ha avuto necessità di assistenza, mentre gli altri condomini, una quarantina circa, sono rientrati dopo mezzanotte nelle loro abitazioni, ancora sotto shock per l’accaduto.
Sul posto anche un’ambulanza del servizio di soccorso sanitario 118 e la polizia.

“Stavamo guardando la tv quando il fumo ha iniziato a filtrare nel nostro appartamento”, ha raccontato un condomino dello stabile, “poi abbiamo sentito le sirene e i pompieri ci hanno fatto uscire per precauzione in strada”.
Al momento non sono ancora note le cause esatte dell’incendio, al centro delle indagini in corso.
Questa mattina l’amministratrice del condominio Monica Roberta Mocci è intervenuta sul posto. I danni, sebbene non strutturali, sono considerevoli (diverse decine di migliaia di euro) e costringeranno il condominio a lavori di ripristino, sopratutto sulla facciata annerita dal fumo: “Non è un bel momento per noi”, ha detto Mocci, “stiamo ancora cercando di capire come sia potuto accadere”.

Martedì, 12 agosto 2025