Si apre il nuovo anno rotariano con Adriana Muscas alla guida del Distretto 2080
1 Luglio 2025
Oggi a Roma omaggio all'Altare della Patria

Adriana Muscas e Francesco Arezzo - Foto Rotary International - Distretto 2080
Roma
Oggi a Roma omaggio all’Altare della Patria
Via all’anno rotariano 2025-2026 con l’insediamento del nuovo governatore del Distretto 2080, il medico oristanese Adriana Muscas.
Oggi a Roma i governatori dei 14 distretti italiani dell’associazione hanno reso omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria. Per l’occasione Muscas, chiamata a guidare l’organo del Rotary che riunisce Sardegna e Lazio, ha deposto una corona di alloro.
Erano presenti anche il presidente del Rotary International Francesco Arezzo e i rappresentanti dei Distretti Rotaract e Interact 2080, Michele Ferrauto e Vittoria Ciamarra.
“Carissime amiche rotariane, carissimi amici rotariani”, ha scritto Adriana Musca, “oggi si apre un nuovo capitolo, un nuovo anno rotariano. È il tempo del passaggio di testimone, a ogni livello: nei club, nei distretti, e nell’organizzazione internazionale. È con autentica emozione che vi rivolgo questo saluto personale, uno per uno, assumendo con orgoglio e senso di responsabilità il ruolo di governatore del Distretto 2080. Auguro buon lavoro ai nuovi presidenti e ai rinnovati direttivi dei club di Roma, del Lazio e della Sardegna. A ciascuno di voi va il mio incoraggiamento più sincero: siete il cuore pulsante del nostro Distretto, l’energia che lo anima ogni giorno”.
“Ci apprestiamo a camminare insieme in questo nuovo anno, guidati dal motto Unite for Good – Uniti per fare del bene. Un invito potente all’unità e all’azione concreta, sotto la guida del nostro nuovo presidente internazionale, Francesco Arezzo, terzo italiano nella storia del Rotary a ricoprire questo incarico straordinario. Francesco”, ha aggiunto Muscas, “ha accettato questa sfida con un coraggio esemplare: ha avuto solo due settimane per prepararsi a un compito per cui normalmente si hanno due anni. Questo gesto, che dice tutto sulla sua dedizione e determinazione, deve ispirarci profondamente. Alla recente convention di Calgary, ha pronunciato parole che ci interpellano con forza: ‘Unire significa riconciliare’. Vuol dire coltivare legami, avvicinare le persone, creare ponti. Vuol dire rafforzare il nostro effettivo, accogliere chi è già tra noi e attrarre chi ancora sogna di diventare rotariano. Perché club più forti significano comunità più forti. Ma aumentare l’effettivo non è il fine. È il mezzo. Il nostro vero obiettivo resta sempre uno solo: migliorare la vita delle persone, ovunque. Eradicare la polio. Garantire acqua potabile. Consentire alle donne di partorire in sicurezza. Promuovere l’istruzione delle ragazze. Tutelare il nostro pianeta. Costruire un domani migliore. In una parola sola: pace”.
“Una pace”, ha proseguito ancora Muscas, “che si costruisce giorno dopo giorno, cominciando proprio dai nostri club e dalle comunità in cui operiamo. Una pace che nasce dall’inclusione, dal rispetto, dalla solidarietà. Francesco Arezzo ci ha ricordato: ‘Non è mai l’anno mio. È sempre e solo l’anno del Rotary’. Ecco il senso più profondo del nostro impegno: trasformare l’io in noi. È questa la nostra sfida più grande, ma anche la nostra forza più autentica. Che sia, per tutti noi, un anno da ricordare”.
Martedì, 1 luglio 2025