Corso di Lingua dei Segni a Oristano, venti “diplomati” per una scuola più inclusiva
5 Luglio 2025
Insegnanti, educatori e genitori hanno completato un percorso formativo per superare le barriere comunicative con gli alunni sordi

I partecipanti al corso LIS a Oristano
Oristano
Insegnanti, educatori e genitori hanno completato un percorso formativo per superare le barriere comunicative con gli alunni sordi
Un percorso formativo partecipato e ricco di significato si è concluso nei giorni scorsi a Oristano, con grande soddisfazione da parte di organizzatori e partecipanti. Si tratta del Corso di Lingua Italiana dei Segni (LIS), che ha coinvolto 20 studenti tra insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, un’educatrice e anche un genitore di un alunno sordo. Una partecipazione eterogenea che ha rafforzato il valore inclusivo dell’intero progetto.
Il corso, articolato in due livelli, è iniziato nel dicembre 2024 e si è concluso lo scorso 27 giugno con la fine della seconda fase, mentre la prima si era chiusa il 13 aprile. Le lezioni sono state condotte da Luciana Ledda e Claudia Pani, referenti locali per l’Istituto dei Sordi di Torino, sotto la supervisione e il coordinamento della docente Pamela Contini, che ha presentato il progetto.
Fondamentale è stato il contributo economico della Regione Sardegna, che ha sostenuto l’iniziativa con un finanziamento di 20.000 euro. Le lezioni si sono svolte in modalità mista, alternando incontri in presenza e online. Tutti i partecipanti hanno seguito il corso con entusiasmo e impegno, spinti da un obiettivo comune: promuovere una reale inclusione degli alunni sordi, superando le barriere comunicative presenti nell’ambiente scolastico.
Determinante anche il supporto della dirigente dell’Istituto Comprensivo 3-4 di Oristano, guidato dalla dirigente Blanche Marie Rita Sanna, che ha messo a disposizione gli spazi scolastici in alcune occasioni e ha promosso, insieme alle stesse docenti del corso per adulti, un laboratorio LIS rivolto agli alunni delle classi terza C e B della primaria di Sa Rodia. Molti dei docenti partecipanti al corso, infatti, provengono proprio da quell’istituto.
“La nostra esperienza”, ha commentato la dirigente Sanna, “rappresenta un esempio virtuoso di formazione, dove competenza, sensibilità e il supporto delle istituzioni si uniscono per costruire una scuola più aperta e inclusiva”.
Sabato, 5 luglio 2025