Dopo la firma della convenzione la mattinata è poi proseguita con il convegno “Cannonau di Sardegna e Vermentino di Sardegna, due denominazioni strategiche”, promosso dai Consorzi di tutela dei due vitigni simbolo dell’enologia isolana, e dalla degustazione di Vermentini e Cannonau a cura delle aziende consorziate, nel cortile del chiostro del Carmine.
Il Consorzio Uno di Oristano è sede ufficiale dei Consorzi di tutela di Cannonau e Vermentino
13 Giugno 2025
Firmata oggi la convenzione

Il momento della firma della convenzione - Foto Ufficio Stampa Regione Sardegna
Oristano
Firmata oggi la convenzione
I Consorzi di tutela del Cannonau e del Vermentino scelgono come sede il chiostro del Carmine di Oristano, casa del Consorzio Uno. Stamane è stata siglata la convenzione, nell’aula magna universitaria.
Ad apporre la firma sul documento, alla presenza dell’assessore regionale dell’Agricoltura Gian Franco Satta, sono stati il direttore del Consorzio Uno Francesco Asquer, il presidente del Consorzio di tutela del Cannonau di Sardegna, Mario Mereu, e il presidente del Consorzio di tutela del Vermentino di Sardegna, Giovanni Pinna.
“Un momento storico”. L’esponente dell’esecutivo regionale ha definito così la scelta dei Consorzi di tutela del Vermentino e del Cannonau.
“Queste due denominazioni”, ha dichiarato Satta, “non sono solo etichette Doc, ma rappresentano strumenti strategici per lo sviluppo rurale, l’internazionalizzazione e la valorizzazione della qualità. Sono parte integrante del nostro piano strategico regionale per il comparto vitivinicolo e rientrano nelle priorità del Psr Sardegna, sia per il sostegno alla produzione che per la promozione”.
L’assessore ha sottolineato quindi l’importanza del ruolo delle istituzioni in questo settore. “Abbiamo il compito di accompagnare i produttori in questo percorso, rafforzando le politiche di filiera, investendo nella promozione nei mercati esteri e puntando sull’innovazione agronomica e sulla sostenibilità ambientale. È fondamentale difendere le nostre denominazioni, proteggerle da usi impropri e garantirne la riconoscibilità. Insieme”, ha concluso Satta, “possiamo fare la differenza”.
Venerdì, 13 giugno 2025