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Festival dello Sviluppo Sostenibile: domani il via con la Biennale dell’Economia cooperativa

24 Giugno 2025

Tanti appuntamenti nel segno di "IMMAGINA - Perché domani"

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Festival dello Sviluppo Sostenibile: domani il via con la Biennale dell’Economia cooperativa

La scorsa edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile in una foto di francesco De Faveri

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Oristano 

Tanti appuntamenti nel segno di “IMMAGINA – Perché domani”

Immaginare un nuovo futuro, in un momento storico che impone cambiamento e visione, è oggi più che mai una necessità. Con questa consapevolezza parte domani – 25 giugno – “IMMAGINA – Perché domani”, titolo e filo conduttore della quarta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, in programma fino a sabato 28 con tanti appuntamenti. A dare il via la tappa sarda della Biennale dell’Economia cooperativa.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, il Festival torna nel cuore della città di Eleonora con quattro giornate dense di dibattiti, incontri e tavole rotonde con ospiti di rilievo nazionale e internazionale al Chiostro del Carmine.

Promosso da Legacoop e Dromos, in collaborazione con CRU (Consigli Regionali Unipol), ASVIS (Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Forum Disuguaglianze e Diversità, e Consorzio UNO (Università di Oristano), con il patrocinio del Consiglio e della Giunta Regionale della Sardegna, della Provincia di Oristano e del Comune di Oristano, il Festival affronterà temi cruciali per lo sviluppo sostenibile: protagonismo giovanile, transizione ecologica, giustizia climatica, inclusione sociale, abitare sostenibile e nuove forme di lavoro e benessere.

Tra i protagonisti di questa edizione: Simone Gamberini (presidente Legacoop Nazionale), Matteo Lorito (rettore dell’Università Federico II di Napoli), Luca Bianchi (direttore SVIMEZ, associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), l’economista Fabrizio Barca (presidente del Forum Disuguaglianze e Diversità), Desirè Manca (assessora al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna), Giacomo Spissu (presidente della Fondazione di Sardegna), Giovanna Melandri (presidente della Social Impact Agenda per l’Italia), Pierluigi Stefanini (presidente dell’ASVIS, Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Francesca Schianchi (giornalista de La Stampa), Stefano Consiglio (presidente della Fondazione con il Sud), Giovanna Barni (presidente di CulTurMedia Legacoop), Pierangelo Cappai (presidente regionale della FISH Sardegna – Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), Rossana Zaccaria (presidente di Legacoop Abitanti), e Massimo Ascari (presidente nazionale di Legacoopsociali).

Evento di apertura di rilievo nazionale, la tappa sarda della Biennale dell’Economia cooperativa, uno dei sei appuntamenti ufficiali che accompagneranno all’edizione 2026 di Milano, in occasione dei centoquarant’anni dalla nascita di Legacoop e del Movimento Cooperativo italiano. Un momento di confronto sul ruolo strategico della cooperazione nello sviluppo sociale ed economico, con rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, economico, culturale e dell’informazione.

Accanto agli incontri e agli approfondimenti, arricchiscono il programma presentazioni editoriali, laboratori e i concerti in piazza Duomo della cantautrice Giulia Mei e di Francesco Renga, per un’edizione che intreccia pensiero, partecipazione e creatività: perché domani si costruisce oggi.

Al via con la tappa sarda della Biennale dell’Economia cooperativa. La quarta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile si apre domani con un appuntamento di grande rilievo. Sarà una giornata interamente dedicata al tema “Cooperare per un Mezzogiorno sostenibile”, con un ricco programma di incontri articolati tra la mattina e il pomeriggio, focalizzati su sviluppo cooperativo, equità territoriale e sostenibilità economico-sociale nelle regioni del Sud.

Alle 9, nel Chiostro del Carmine, si darà ufficialmente il via ai lavori con la proiezione del video “Perché domani”, seguita dai saluti istituzionali affidati a Francesco Asquer, direttore del Consorzio UNO (Università di Oristano), e al sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, a testimonianza del radicamento del festival e dell’adesione del territorio a modelli economici partecipativi e inclusivi.

Alle 9.30 prenderà la parola Roberto Negrini, direttore della Biennale nazionale, che illustrerà l’importanza della Biennale dell’Economia Cooperativa nel panorama italiano, anche in vista dei centoquarant’anni dalla nascita del movimento cooperativo: un’occasione per ribadire l’attualità e la forza del modello cooperativo nel contrastare le disuguaglianze e promuovere uno sviluppo più equo.

Alle 10 si entrerà nel vivo con un dibattito su “L’Europa tra territori forti e deboli”, moderato dalla giornalista Sabrina Carreras (RAI). Ad aprire la riflessione sarà l’economista Francesco Pigliaru, seguito dagli interventi di Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale, Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II Napoli, Fabrizio Pilo, prorettore dell’Università di Cagliari, e in collegamento da remoto Luigi Sbarra, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega per il Sud. In rappresentanza delle istituzioni regionali, prenderanno parte al confronto anche Piero Comandini, presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, l’assessora al Lavoro Desirè Manca e il consigliere regionale Paolo Truzzu. Il dialogo sarà incentrato sulle diseguaglianze territoriali all’interno dell’Unione Europea e sulle politiche capaci di rafforzare la coesione e il protagonismo delle aree più fragili, come il Mezzogiorno.

Dalle 11.30 lo spazio di riflessione si concentrerà su “Economia, istruzione, disuguaglianze e società del Mezzogiorno”, con un approfondimento sul concetto di restanza, ovvero la scelta dei giovani di rimanere nei propri territori. A introdurre il tema saranno Luca Bianchi, direttore della SVIMEZ, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e Presidente dell’ANCI Nazionale il cui intervento in video verrà proiettato nel corso della mattinata, e Massimo Di Braccio, fondatore e direttore della società Kkienn Connecting People & Co. (società di ricerca e consulenza sul cliente), seguiti dai contributi di Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia e vicepresidente vicario nazionale, Fabrizio Barca, presidente del Forum Disuguaglianze e Diversità, Daniela Falconi, presidente dell’Anci Sardegna, Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari, Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia Romagna, e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari. Sarà l’occasione per discutere del ruolo cruciale dell’istruzione, della cooperazione e delle politiche territoriali nel contrastare la migrazione forzata e nel costruire percorsi alternativi per le nuove generazioni.

A chiudere i lavori della mattinata, alle 12.45, sarà nuovamente Simone Gamberini, che ribadirà il ruolo delle cooperative come volano di inclusione e sviluppo, capaci di sostenere un Mezzogiorno più equo, dinamico e coeso.

Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, l’attenzione si sposterà sulla dimensione produttiva con l’incontro “Filiere e dimensioni aziendali”, introdotto da Fausto Sacchelli, responsabile nazionale dei Consigli Regionali Unipol. Coordinati da Sabrina Carreras, interverranno Daniele Caddeo, direttore generale di Legacoop Sardegna, Filippo Parrino, vicepresidente di Legacoop Agroalimentare, Remigio Sequi, presidente della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea, Gavino Nieddu, direttore generale della Cooperativa Cao Formaggi, Enrico Manni, presidente del Consorzio GranTerre, Marco Peterle, direttore generale della Cooperativa Produttori Arborea, Mario Peretto, presidente della Cantina Santa Maria La Palma, Pino Ponti, presidente della Cooperativa Cantina del Rimedio, e Riccardo Atzori, presidente della Cooperativa sociale CTR).

Alle 18.30 seguirà la tavola rotonda “Mezzogiorno: rinnovare la finanza e la sostenibilità”, con Riccardo Barbieri, direttore di Fidicoop Sardegna, a introdurre il confronto su modelli finanziari innovativi. Interverranno Grazia D’Alonzo, presidente della società Puglia Sviluppo, Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, Giovanna Melandri, presidente della Social Impact Agenda per l’Italia, Mauro Maschio, direttore generale del Banco di Sardegna · Gruppo BPER, Paola Bellotti, direttrice area sostenibilità e sviluppo di Coopfond, e Aldo Soldi, presidente di Banca Etica. Sarà un dialogo volto a esplorare le nuove strade per finanziare lo sviluppo cooperativo in modo sostenibile, con un focus particolare sulle esigenze e sulle opportunità offerte dal Sud Italia.

La giornata si chiuderà alle 19.30 con l’intervento di Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna, che concluderà i lavori sottolineando la centralità della cooperazione come strumento per costruire un Mezzogiorno moderno, inclusivo e resiliente. Un modello che va oltre la semplice condivisione di risorse, fondandosi su una visione collettiva e condivisa del futuro.

Giovedì la seconda giornata tra Intelligenza artificiale, rigenerazioni culturali e il concerto di Giulia Mei. Tutti concentrati nell’arco del pomeriggio i lavori di giovedì (26 giugno). L’apertura è alle 16.30 con la presentazione del libro di Vanni Rinaldi “Intelligenza artificiale e sociale” (Rubbettino Editore), un saggio che esplora l’impatto dell’AI non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche delle sue ricadute sociali. Condotto dalla giornalista Sabrina Carreras, l’incontro vedrà la partecipazione di Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASVIS, Renato Soru, imprenditore attivo nel campo dell’intelligenza artificiale, e Piero Ingrosso, presidente della Fondazione Pico. Sarà l’occasione per riflettere su come l’AI possa diventare uno strumento di democrazia, benessere collettivo e coesione sociale, a patto che venga sviluppata in una prospettiva etica e centrata sulla persona.

Alle 17.15, in occasione del cinquantenario della prima associazione culturale di Legacoop, fondata nel 1975 e con Cesare Zavattini come primo presidente, Jose Moica – responsabile regionale e vicepresidente nazionale di CulTurMedia Legacoop – introdurrà uno spazio di riflessione dedicato alla cultura come leva per colmare divari territoriali, emancipare le persone e generare lavoro dignitoso. Sulla stessa linea si muoverà la lectio magistralis di Francesca Schianchi, giornalista del quotidiano La Stampa e volto noto del programma Propaganda Live su La7, che girerà intorno al tema della cultura e delle diseguaglianze; più nello specifico, come la cultura può essere un grimaldello per superare o almeno attenuare le diseguaglianze economiche e sociali.

A partire dalle 18.15, spazio alla tavola rotonda “Riscatti e rigenerazioni culturali per il futuro di persone e territori”, un confronto che metterà al centro il contributo della cooperazione culturale nei processi di inclusione, partecipazione e rinascita collettiva. Sarà Giovanna Barni, presidente nazionale di CulTurMedia Legacoop, a tracciare il quadro iniziale, illustrando come la cooperazione culturale possa fare da collante nei contesti più fragili. Il dibattito, moderato ancora una volta da Sabrina Carreras, vedrà gli interventi di Stefano Consiglio, presidente di Fondazione con il Sud, che parlerà del valore delle partnership territoriali, di Simona Argiolas, del Centro Regionale di Programmazione, che illustrerà le politiche regionali a supporto dei progetti culturali, e di Andrea Morniroli, del Forum Disuguaglianze e Diversità, che si soffermerà sulla necessità di politiche culturali orientate all’inclusione e alla giustizia sociale. Interverranno anche Graziano Milia, sindaco di Quartu Sant’Elena, e Antonio Quartu, sindaco di Armungia, portando le esperienze di territori che hanno scelto di investire nella cultura come chiave per la rigenerazione urbana e sociale. Particolarmente significative saranno poi le testimonianze progettuali di tre realtà emblematiche: Cotti in Fragranza, impresa sociale nata all’interno del carcere minorile di Palermo, Impact Archeologia, un’iniziativa che valorizza il patrimonio archeologico con finalità sociali, e Addiopizzo Travel, che promuove il turismo etico e antiracket nel Sud Italia. Esperienze che dimostrano come cultura, impresa sociale e coesione possano camminare insieme. A Giovanna Barni in dialogo con l’europarlamentare Camilla Laureti (Gruppo Progressista – Socialisti e Democratici), il compito di trarre le conclusioni.

In serata, alle 22, si accendono i riflettori sul palco allestito in Piazza Duomo per il concerto di Giulia Mei. Con la sua voce intensa e poetica, capace di unire narrazione sociale, ironia e intimità, la cantautrice e pianista palermitana offrirà al pubblico un momento di emozione collettiva. Un concerto che rappresenta il naturale proseguimento del percorso avviato nel pomeriggio, riaffermando il potere della cultura e dell’arte nel generare legami e immaginare futuri condivisi.

Venerdì la terza giornata all’insegna di giovani, casa, lavoro e vita sociale. La terza giornata del Festival dello Sviluppo Sostenibile, venerdì 27, sarà dedicata alle nuove generazioni, affrontando in modo partecipato alcuni dei temi più urgenti e complessi del nostro tempo: l’accesso alla casa, la qualità del lavoro, il tempo di vita e la possibilità di costruire una quotidianità equa, dignitosa, condivisa. Un pomeriggio di riflessione, confronto e creatività, ancora una volta al Chiostro del Carmine, seguito in serata dall’attesissimo concerto di Francesco Renga in Piazza Duomo.

Si comincia alle 15.30 con il seminario laboratoriale “Tessere insieme il cambiamento”, promosso da Generazioni Legacoop e Forum Disuguaglianze e Diversità: uno spazio di co-progettazione, dove ragazze e ragazzi saranno protagonisti attivi in un percorso di riflessione collettiva su inclusione e cooperazione.

Alle 17 sarà la volta della presentazione del libro “Non facciamo del bene” (Donzelli Editore, 2024) di Andrea Morniroli (co-coordinatore nazionale del Forum Disuguaglianze e Diversità, impegnato da più di quarant’anni in ambito sociale) e Gea Scancarello (giornalista e autrice, anche lei membro del Forum Disuguaglianze e Diversità), che pone l’attenzione sul lavoro sociale e sul rischio che l’intervento pubblico perda la sua dimensione politica e relazionale, riducendosi a pura funzione tecnica. Un volume che invita a riscoprire l’intenzionalità del “prendersi cura” e il valore trasformativo della cooperazione, riportando il welfare al centro di un’idea rinnovata di cittadinanza attiva.

A seguire, due tavole rotonde tematiche entreranno nel vivo delle questioni cruciali per le nuove generazioni. La prima, alle 17.30, “Giovani e abitare. Casa: un diritto o un miraggio?”, affronterà una delle emergenze più sentite: l’accesso a un’abitazione dignitosa. Un confronto tra voci diverse ma complementari: Rossana Zaccaria (presidente di Legacoop Abitanti), Silvia Caffora (del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino), Riccardo Verrocchi (della cooperativa sociale Horizon Service), Alessandro Bruscella (coordinatore nazionale del sindacato studentesco UDU – Unione degli Universitari), Rosaria Mastrogiacomo (Generazioni Emilia-Romagna) e Maria Cristina Rosaria Pisani (presidente del Consiglio Nazionale Giovani). Un dialogo per esplorare soluzioni sostenibili e cooperative, in grado di rispondere a bisogni reali.

Alle 18.45 si aprirà la seconda tavola rotonda, dedicata al delicato equilibrio tra tempo di lavoro e tempo di vita, con al centro il benessere e l’equilibrio esistenziale delle nuove generazioni. Interverranno al dibattito, coordinato dalla giornalista Sabrina Carreras, Elena De Filippo (presidente della Cooperativa Dedalus), Alessandro Solinas (consigliere regionale, presidente della terza Commissione Bilancio e Programmazione), Fausto Durante (segretario generale della Cgil Sardegna), Pier Luigi Ledda (segretario generale della CISL Sardegna) e Valentina Meloni (responsabile di Generazioni Sardegna), con la partecipazione di Fabrizio Barca (presidente del Forum Disuguaglianze e Diversità).

Nel corso della serata, i giovani del Liceo “B.R. Motzo” di Quartu Sant’Elena porteranno in scena lo spettacolo “Antropocene e l’eco dal futuro”, una riflessione teatrale sull’intreccio tra ambiente, società e futuro.

Alle 22, in Piazza Duomo, sarà la musica a chiudere la giornata con il concerto, sold out già da tempo, di Francesco Renga, tappa del tour “Angelo-Venti” che celebra i vent’anni della celebre canzone con cui il cantautore bresciano vinse il Festival di Sanremo nel 2005. Un live che attraversa i suoi più grandi successi, in un viaggio musicale capace di unire generazioni diverse in un’unica, emozionante festa collettiva.

Sabato la chiusura del festival con una giornata dedicata al tema delle disabilità tra inclusione, partecipazione e diritti. La giornata conclusiva del festival, sabato 28 giugno, sarà incentrata su uno dei temi più profondi e fondativi della sostenibilità sociale: l’inclusione delle persone con disabilità. Un’occasione per rimettere al centro il valore della partecipazione, dei diritti, dell’autodeterminazione, guardando alla disabilità non come ostacolo, ma come parte essenziale di una comunità che voglia dirsi giusta e plurale. Un’intera giornata pensata per superare stereotipi, promuovere autonomia e rafforzare la coesione sociale, attraverso il potere del teatro, delle storie e della musica.

Alle 17, il Chiostro del Carmine ospita “Diversi Noi”, esito scenico del progetto europeo Erasmus+ SDIT (Self Determination and Inclusion by Theatre), curato da Rita Atzeri della compagnia cagliaritana Il Crogiuolo. Sul palco, i ragazzi e le ragazze dell’associazione Diversamente ODV impegnati dallo scorso settembre in un percorso teorico pratico di formazione e sensibilizzazione, volto all’inclusione delle persone autistiche nel mondo del teatro.

A seguire, la tavola rotonda “Persone con disabilità e progetti di vita. Immaginare il futuro, affermare diritti, costruire comunità inclusive” offrirà un confronto, coordinato da Andrea Pianu (responsabile di Legacoopsociali Sardegna), (Legacoopsociali Sardegna), per discutere come costruire percorsi concreti di autonomia, inclusione lavorativa, accesso ai servizi educativi e partecipazione attiva. Interverranno Massimo Ascari (presidente nazionale di Legacoopsociali), Pierangelo Cappai (presidente regionale della FISH Sardegna, Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), Donatella Petretto (referente Inclusione dell’Università di Cagliari), Marilena Laconi (dell’AIPD – Associazione Italiana Persone Down) e Sarah Russotti (dell’Associazione Agemo 18). Inizialmente prevista tra i partecipanti, l’assessora alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna Ilaria Portas non potrà invece essere presente alla tavola rotonda a causa di impegni sopravvenuti.

Chiusura in musica per la quattro giorni di “IMMAGINA – Perché domani” con il concerto itinerante della Seuinstreet Band, la più grande street band della Sardegna. Composta da oltre trenta giovani musicisti provenienti dalla scuola dell’associazione culturale Seuinstreet, la band attraverserà le vie del centro storico di Oristano portando con sé energia, ritmo e coinvolgimento, tra coreografie e sonorità che spaziano dal funk all’R&B, dal soul al jazz: una festa aperta e inclusiva, con partenza alle 18,30 dal Chiostro del Carmine.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile “IMMAGINA – Perché domani” è promosso da Legacoop e dall’associazione culturale Dromos (direttore artistico Salvatore Corona), in collaborazione con il CRU – Consiglio Regionale Unipol, ASVIS – Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Forum Disuguaglianze Diversità, e Consorzio UNO – l’Università di Oristano, con il patrocinio del Consiglio e della Giunta Regionale della Sardegna, della Provincia di Oristano e del Comune di Oristano, e con il contributo di Fondazione di Sardegna (main sponsor), Banco di Sardegna, Banca di Cagliari, Conad, Coop, Con.Ass.I.Coop, Datacoop, Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano, FidiCoop, Camst group, Coopfin, Indicoo e Altsys.

Martedì, 24 giugno 2025

ospite
24 Giugno 2025

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